Avellino – “Noi imprenditori siamo impegnati con una mano a fronteggiare la concorrenza interna e internazionale, rendendo più forti i nostri prodotti e le nostre imprese, e con l’altra dobbiamo porre mattoni per la maggiore competitività del territorio”. Queste le prime dichiarazioni di Sabino Basso, eletto all’unanimità dall’assemblea di Confindustria.
Il presidente ha ribadito la sua politica: puntare sul territorio per avviare una nuova stagione di crescita nel segno del dialogo e del confronto costruttivo.
“Gli ultimi dati del Centro Studi di Confindustria segnalano il rallentamento dell’economia. Abbiamo una straordinaria occasione, quella richiestaci dall’Unione Europea, di formulare l’agenda di riforme che saranno recepite da Europa 2020. Oggi registriamo che dei 43 miliardi di euro destinati al Mezzogiorno dal programma 2009-2013, solo il 7 per cento sono stati spesi e siamo già a metà del tempo di programma. I fondi Fas più volte utilizzati come tappabuchi per fabbisogno finanziari pubblici, nascenti soprattutto al Nord, devono essere indirizzati alla loro destinazione naturale e nelle proporzioni stabilite, e cioè 85 per cento al Sud e 15 al Nord. Non possiamo non indignarci per l’ultima delibera del Cipe del 18 novembre scorso che assegna al Sud solo 240 milioni di euro, mentre al Nord 21 miliardi. C’è un federalismo bieco e strisciante che si va sempre più affermando”.
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