«L’obiettivo – afferma Campese – è quello di mettere a sistema uno strumento che sappia essere ammortizzatore tra banche e imprese in Campania, in previsione anche degli effetti della direttiva “Basilea 2”, con la quale la regione, con il suo 82% di ditte individuali, vedrebbe accentuate ancor di più le gravi carenze dovute a inefficaci, se non inesistenti, politiche del credito. Il nuovo soggetto societario costituisce, di contro, un segnale di autorevolezza associativa, basandosi su oltre mille aziende affiliate, affidate e garantite, espressione del territorio e del tessuto socio-economico della Campania. Il risultato ottenuto – prosegue il presidente di Confartigianato – è ascrivibile all’interazione esercitata dalla federazione regionale, che ha saputo mettere a sistema potenziali provinciali che da soli non avrebbero avuto l’autorevolezza e la valenza strategica per concludere l’operazione. Ma è anche frutto della sussidiarietà tra le associazioni di Napoli e Benevento che hanno voluto fortemente marcare, nell’unitarietà, il concepimento di una federazione regionale che sapesse essere sintesi di strategie atte a sostenere le imprese. Devo esprimere – conclude Campese – riconoscenza e ammirazione ad Antonio Minervini ed Eraldo Turi per la professionalità conferita alla stesura di un atto di elevata difficoltà tecnica, giuridica e contabile. Il loro impegno ha così portato alla creazione di un “Confidi” perfettamente in linea con le normativa e in grado di operare proficuamente. Un sentito grazie va a tutto il personale e ai consulenti delle associazioni provinciali, per il fattivo contributo portato alla realizzazione di tale, ambito traguardo».