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Condoni falsi, il Tar boccia il ricorso contro il Comune: nuove ordinanze di demolizione

Sui condoni falsi al Comune di Avellino ora arriva anche una decisione dei magistrati del Tar Campania- Sezione di Salerno, che era stato chiamato a decidere sull’Istanza per annullare il provvedimento con il quale il Comune di Avellino Servizio Strategico SUED ha disposto l’annullamento,ai sensi dell’art 21 nonies della legge 241/90, del titolo edilizio in sanatoria e della comunicazione che aveva ad oggetto “avvio procedimento di verifica della legittimità del titolo edilizio in sanatoria”. La vicenda e’ relativa al condono edilizio per la realizzazione di un edificio residenziale completamente abusivo costituito da piano seminterrato, piano terra e primo. Si tratta di uno dei sette condoni per cui la Procura di Avellino, le indagini di DIGOS e Aliquota di Pg delle Fiamme Gialle presso la Procura, aveva fatto scattare un sequestro di registri e documenti a Piazza Del Popolo. Per la precisione in Contrada Acqua del Paradiso. Il Comune di Avellino aveva per questo motivo annullato il titolo edilizio perché “emanato su un presupposto erroneo, essendosi accertato che al numero di protocollo della pratica è associato un nominativo diverso”. Il Comune di Avellino, rappresentato dall’avvocato Marcello Fortunato, ha resistito in giudizio. E i magistrati della Seconda Sezione del Tar di Salerno hanno rilevato come: “Dalla documentazione depositata dalla difesa comunale, risulta infatti che la pratica di condono n. -…-del -….-è intestata ad altro soggetto – per altro, non evocato in giudizio, con conseguenti dubbi di ammissibilità del gravame – e che l’immobile oggetto dell’istanza si trova in contrada -OMISSIS- e non in contrada -OMISSIS-.Pertanto, quali che siano gli eventuali profili di responsabilità penale da accertare con giudicato, il permesso annullato è stato rilasciato sulla base di una rappresentazione di fatto non veritiera, perché non corrispondente al dato emergente dal protocollo comunale, che ha natura di atto pubblico fidefacente (cfr. Cass. pen., Sez. V, 13 marzo 2023, n. 10675)”. Sulla base della pronuncia, il dirigente dell’ufficio Sued del Comune di Avellino ha emanato una nuova ordinanza di demolizione delle opere abusive mai condonate.

Le indagini della Procura della Repubblica di Avellino, coordinata dal pm Fabio Massimo Del Mauro, aveva ipotizzato come quel condono rilasciato il 24 aprile del 2024 si riferisse ad una istanza presentata da un soggetto diverso e per un altro immobile.

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