Comune, l’Udc: “L’epilogo era nelle cose, commissariamento non è iattura”

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Si riporta la nota del Segretario Cittadino UDC Carmine Losco e del Segretario Provinciale UDC Gennaro Romei.

L’epilogo era nelle cose. Era già scritto in una campagna elettorale dove, in maniera del tutto singolare, contravvenendo ad ogni decisione di interpartitico, in totale distonia con le decisioni del tavolo nazionale, alcuni esponenti del centrodestra locale avevano scelto di non concorrere ad offrire all’elettorato una proposta di centrodestra, preferendo un civismo senza alcuna prospettiva e ciò soltanto per favorire la vittoria della compagine guidata dal sindaco Nargi.

E così chi aveva sostenuto l’amministrazione Festa per cinque anni scelse di dar vita ad un raggruppamento civico, con la regia del parlamentare eletto nel collegio, salvo poi, al secondo turno, tornare sui propri passi e sostenere la Nargi.

Scelte incomprensibili, sostenute, peraltro, da chi ha pontificato per mesi sulla necessità di una scelta civica, salvo poi, dopo le amministrative, trovare collocazione in diversi partiti di centrodestra.

Un civismo di convenienza che, in campagna elettorale, ha messo tutti d’accordo per evitare l’affermarsi di una classe dirigente di Centrodestra.

L’UDC rivendica la scelta coraggiosa delle scorse amministrative, laddove ha scelto di correre col proprio simbolo, non abdicando ai propri valori, né andando a disperdere una storia ed una tradizione in un indistinto senza alcuna prospettiva.

Del resto i sostenitori della Nargi, quelli che hanno tentato un salvataggio fino all’ultimo secondo, con appelli e dichiarazioni di voto, sono gli stessi che per cinque anni hanno sostenuto ed esaltato l’amministrazione Festa.

E, di certo, il periodo di commissariamento non va visto assolutamente come una iattura. E’ un tempo che servirà per riflettere e prepararsi ad un nuovo appuntamento elettorale con progetti e prospettive scevri da condizionamenti, con un quadro chiaro e definito politicamente.

Il commissariamento non creerà alcun problema alle attività commerciali, alle quali l’attuale amministrazione, al di là dei proclami, non ha offerto alcuna prospettiva in termini di sostegno.

Né potranno sorgere problemi negli altri settori, come paventato da chi ignora, o fa finta di ignorare, il funzionamento della macchina amministrativa.

Possiamo affermare con consapevolezza che questo che inizia è il tempo della purificazione, dove ciascuno sarà chiamato a fare i conti con la propria coscienza, elaborando scelte che possano davvero far ripartire in prospettiva una città che ha bisogno del ritorno alla Politica vera, autentica, scevra da compromessi, con la P maiuscola.

Il tempo è galantuomo sempre. E la storia del cattolicesimo democratico è fatta di scelte coraggiose, generose e lungimiranti. Le scelte di convenienza hanno il respiro corto, e la gente di Avellino come della provincia comincia ad averne piena contezza.

Continueremo a lavorare alacremente, con orgoglio, affinchè la nostra scelta di libertà e competenza, nel tempo, possa dare molto frutto.

Senza quadri valoriali, senza regole, senza progetti e scelte lungimiranti non si percorre molta strada.