Coca e hashish in Irpinia dalla Spagna: 27 indagati

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Guardia di Finanza

 

di Andrea Fantucchio 

Cocaina e hashish dalla Spagna. La droga arrivava a Napoli e in provincia di Avellino. Ventisette persone finite nella chiusura delle indagini firmata dall’antimafia partenopea. Sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’inchiesta si chiude dopo i diciassette arresti di dicembre. In manette erano finite persone ritenute vicine al clan Lo Russo. Cosca che, prima delle operazioni dell’antimafia, era egemone da Miano-Capodimonte a Rione Sanità. Grazie a un controllo imposto con la violenza e, proprio, con lo spaccio di stupefacenti.

L’indagine sulla droga è stata delegata, dai Pm napoletani, alla Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della guardia di Finanza di Avellino, guidata dal colonnello Giorgio Troise. I finanzieri hanno ricostruito il percorso seguito dallo stupefacente. Arrivava in Irpinia, fra Avella e Sperone. E poi ripartiva, spesso verso il capoluogo e il ristretto hinterland.

Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati 323 chili di hashish per un valore di oltre 230mila euro.
Tutto è nato da un’altra operazione, della guardia di finanza di Avellino, per sgominare attività di riciclaggio dei clan Sangermano e del clan Cava di Quindici. Dando la caccia alla camorra, era stato scoperto il traffico di stupefacenti. Accertamenti e intercettazioni hanno permesso di capire in dettaglio come agiva l’organizzazione criminale.

Ora le 27 persone indagate potranno chiedere di essere ascoltate dai magistrati. Gli inquirenti dovranno poi decidere se spedirle a processo.