Ormai da troppi anni al Comune di Avellino non si riescono a definire contratti decentrati che, partendo dai criteri e dalle regole, possono garantire il salario accessorio ai dipendenti. Credevamo che, con l’arrivo del Commissario, si potessero accelerare almeno la soluzione di questioni più cogenti che tra poco metteranno in ginocchio anche il Comune capoluogo. L’assenza di una politica del rigore e delle regole sta incrementando i costi in capo agli Enti con ricadute negative, tali da non riuscire a garantire puntualmente i servizi essenziali, i pagamenti ai fornitori e finanche le spettanze ai propri dipendenti. Di fronte all’esigenza di garantire la tutela occupazionale e retributiva dei lavoratori messa a rischio dalle recenti decisioni di finanza pubblica, è più che mai opportuno avviare nei nostri Enti un confronto proficuo sull’importo dei tagli, sui servizi, sui bilanci, sui progetti di riorganizzazione degli Enti, sulle competenze mancanti, sui percorsi di riqualificazione del personale. Esistono spazi d’azione concreti per agire su questa direzione, dall’esame congiunto, che può essere attivato da subito, agli obblighi di trasparenza recentemente rafforzati dalla Legge 6 novembre 2012 n. 190 (C.D. legge anticorruzione). Le informazioni ad oggi acquisite sul quadro gestionale dell’ente, si devono tradurre in risposte di risparmio che vanno sistematizzati all’interno di “piani di razionalizzazione” (ex art. 16 D.L. 98/2011) per il recupero di risorse derivanti dall’eliminazione degli sprechi e dell’inefficienza – riferisce il Segretario Provinciale CISL FP IrpiniaSannio Antonio Santacroce. Si tratta di affermare un nuovo protagonismo dei lavoratori pubblici finalizzato a d attivare le conseguenze dei tagli sugli organici e sui livelli qualitativi e quantitativi dei servizi, rivedendo il macro aggregati di spesa, il rapporto tra funzioni svolte all’interno dell’Ente, esternalizzazioni e affidamento a società ed enti strumentali. Da una campagna elettorale all’altra non si riesce a definire una organizzazione dell’Ente funzionale e duratura su cui andare a calare una piattaforma contrattuale adeguata e corrispondente alle esigenze. Manca il piano della performance e l’OIV, obblighi puntualmente disattesi. Le relazioni sindacali sono limitate alla semplice informazione quando viene data; non si definiscono i criteri per l’utilizzo degli istituti contrattuali che vengono abitualmente utilizzati per poi chiedere alle RSU ed alle OO.SS. di avallare la spesa di quanto già impegnato – dichiara il Segretario Aziendale CISL FP del Comune di Avellino Mario Avella. Abbiamo più volte chiesto di conoscere i costi delle partecipate che, per norma, contribuiscono a definire la spesa del personale, così come abbiamo posto attenzione sulla necessità di abbattere i costi per la esternalizzazione di servizi e prestazioni. Sempre la norma in vigore prevedere l’obbligo di utilizzare le professionalità interne, prima di aprire all’esterno, di tutta risposta si provvede alla selezione del Comandante dei Vigili Urbani per due mesi, quando è già pronto il concorso per coprire il posto vacante. Per evitare il congelamento di tutte le risorse e di importanti parti del salario accessorio è opportuno correre ai ripari stipulando celermente il CCDI anno 2013 nel rispetto delle norme contrattuali. In mancanza, le indennità connesse strettamente alla contrattazione e anche la possibilità dell’incremento del fondo risulta compromesso. Non è legittimo attivare gli istituti connessi alla contrattazione aziendale sulla base di contratti sottoscritti nel corso dell’anno ma con effetti retroattivi poiché i contratti producono effetti solo successivamente alla loro sottoscrizione definitiva – conclude il Segretario Generale CISL FP IrpiniaSannio Doriana Buonavita.
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