Circolo Sel Montoro – Solofra: “La povertà non è una colpa”

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“Le statistiche ci dicono che nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila). La crudezza dei dati ovviamente può solo dare una pallida idea della sofferenza quotidiana , dell’emarginazione sociale, del dramma esistenziale di chi si sente di fatto praticamente fuori da gran parte delle manifestazioni, servizi, comodità ecc in cui oggi si svolge unavita minimamente accettabile. In questo dramma collettivo, di cui spesso chi è anche minimamente benestante sembra non afferrare il senso, non c’ è più differenza(sia pure nelle diverse sfumature) tra nord e sud , tra città e periferia(o campagna si sarebbe detto una volta) ,nessuna zona franca , tanto meno il nostro comprensorio (Solofra­Montoro) . Qualcuno ci chiederà perché questo pistolotto ; non preoccupatevi, non vogliamo risvegliare coscienze o sensi di colpa, ciascuno di noi si interroghi come meglio crede e ne tragga utile argomento per il proprio agire nella comunità ; e veniamo al punto: oggi la povertà non è una colpa o un marchio d’infamia , né , purtroppo , un’eccezione, diremmo anzi che per come girano le cose ognuno di noi potrebbe essere toccato dal problema. L’appello a chi si trovi in situazione di disagio economico e sociale è di prendere il coraggio a due mani e rivolgersi ai Servizi Sociali (anche a quel poco che ne resta in uno Stato che sta progressivamente abbandonando ogni idea di solidarietà in nome del “tutto è mercato”), perché a volte basta un’autocertificazione , uno stato di famiglia e poco altro per avere diritto a qualche beneficio che forse non cambierà la vita , ma che potrebbe evitare di aggiungere miseria alla miseria: chiedere non costa niente e non è un attentato alla propria dignità. Anche perché i tempi duri non sembrano finiti , la legge di stabilità del.Parolaio Renzi da un altro taglio di scure alla spesa sociale , prevedendo nella legge di stabilità 2015 una decurtazione di altri 758 milioni dal capitolo dei diritti sociali e famiglia; se a ciò si aggiungono i miliardi di trasferimenti in meno alle Regioni , con prevedibile riflesso sull aspesa sociale di queste ultime, il quadro si fa ancora più allarmante. Proprio tenendo ben presente questo diffuso disagio sociale che stiamo vivendo, rivolgiamo un appello agli amministratori affinche diano un segnali concreti. Al Sindaco di Solofra , per cominciare, chiediamo di rettificare la delibera sulla gestione della mensa per le scuole, rivedendo modalità etariffe di agevolazione , ricordando che nel comprensorio solo le scuole elementari e medie di Solofra fanno il tempo pieno;due i punti principali da rivedere e che ci lasciano fortemente perplessi :in primo, restiamo allibiti ed increduli nel leggere a carattere ben evidenziato che SOLO PER I RESIDENTI DI SOLOFRA ;ci permetta sig. Sindaco , ma una cosa del genere ce la potevamo aspettare da un Sindaco leghista , non da una giunta a guida PD e in Campania; se vi preme la coesione sociale, tante volte sbandierata anche dagli amministratori , nulla impedisce di agire in ottica comprensoriale per stipulare un accordo intercomunale sulla questione, e vedere poi se qualcuno si fosse tirato indietro. Il secondo punto riguarda le agevolazioni su base ISEE; sempre leggendo la delibera scopriamo che chi ha un ISEE di 2500€ , che corrispondono ad un reddito circa di 7000€ annui (cioè 600€ al mese!) , per 20 ticket mensa deve pagare 20 €; Le sembra giusto chiedere un contributo anche minimo a chi deve mandare avanti una famiglia con 600 € al mese? Proponiamo di alzare la soglia esenzione a chi abbia un ISEE fino a 7500€. Al Sindaco di Montoro chiediamo di rivedere il piano delle opere pubbliche, dando corso solo a quelle indifferibili, allo scopo di recuperare qualcosa per le famiglie più disagiate. Ci domandiamo , in tutta onestà, se in questo momento di acuta, gravissima crisi sociale, sia indispensabile stanziare acune centinaia di migliaia di euro per dei campi di calcetto, e non piuttosto concentrare ogni sia pur minima risorsa disponibile sulle decine di famiglie che sono quasi alla canna del gas”.
Così il Circolo Sel Montoro – Solofra in una nota

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