Marco Imbimbo – Il Consiglio comunale torna a riunirsi per discutere sulle linee programmatiche dell’amministrazione Ciampi. Domani pomeriggio, il primo cittadino sarà chiamato ad illustrare le sue idee sulla città di Avellino. Intanto questa mattina la conferenza dei capigruppo ha sciolto le riserve: gli indirizzi generali verranno posti a votazione. Da ciò verranno formalizzate anche maggioranza e opposizione.
Non ci dovrebbe essere nessuno sgambetto, ma quasi sicuramente i voti a favore delle linee programmatiche saranno pochissimi, mentre non si sprecheranno le astensioni. Un modo questo di prendere le distanze dall’amministrazione, ma senza metterla in pericolo di vita. Di sicuro non ci sarà il consenso del Partito Democratico e di Mai Più, critici verso l’amministrazione Ciampi e soprattutto quelle linee programmatiche definite come un mero “elenco di buone intenzioni”.
«Ci porremo all’opposizione in maniera chiara e ferma – annuncia Enza Ambrosone, capogruppo Pd – d’altronde non abbiamo partecipato in alcun modo né condiviso quanto redatto dal sindaco». Il giudizio complessivo sulle linee programmatiche è impietoso: “Leggendole si ha la percezione che questa amministrazione non abbia un’idea di quello che vuole fare nell’interesse della città – sottolinea Ambrosone. Siamo alla mera enunciazione di principi generali».
Di sicuro Ciampi è riuscito nell’impresa di far convergere, quasi sulle stesse posizione, due gruppi antagonisti come il Pd e “Mai più” di Luca Cipriano. Anche l’ex presidente del Massimo cittadino, infatti, prende le distanze dalle linee programmatiche dell’amministrazione pentastellata. «Siamo abbastanza critici, anticipo quella che sarà la nostra posizione in Aula. Non ci è piaciuto il primo scorcio del mandato dell’amministrazione Ciampi. Non ci hanno convito nè i primi provvedimenti né le linee programmatiche – spiega Cipriano. Sicuramente saremo in Aula con una posizione dura e critica».
La posizione di “Mai più, dunque, è chiara: nessun voto favorevole alle linee programmatiche, fermo restando, però, il rispetto della volontà popolare che ha designato Ciampi quale sindaco della città. «Non saremo coloro che bloccheranno questa amministrazione – sottolinea Cipriano. Andremo avanti per la nostra strada di autonomia, ma consentiremo al sindaco di governare e prendersi tutte le responsabilità del suo ruolo. Ciampi è stato eletto, ritiene di avere una maggioranza anche se noi non ne siamo convinti, quindi è giusto che governi».
Il suo gruppo andrà verso l’astensione sulle linee programmatiche che, di fatto, equivale a schierarsi dal lato dell’opposizione. Una decisione presa anche in funzione del contenuto di quegli indirizzi generali definiti come «insufficienti» da Cipriano. «Si limitano ad essere un’elencazione di problemi senza alcuna soluzione. Raggiungono a stento il 5 come voto, al di là dell’episodio del copia e incolla con il Comune di Verona che ci ha ridicolizzati anche a livello nazionale. Le linee sono quello strumento con cui un sindaco dice alla città quali sono i problemi e come intende risolverli, ma Ciampi invece non ha spiegato come intende farlo».
Intanto in Aula potrebbero arrivare manovre invisibili a sostegno dell’amministrazione Ciampi, da parte di qualche gruppo politico, le cosiddette stampelle a un’amministrazione, concetto che Cipriano allontana con forza. «Sono sempre stato contrario alle stampelle, sia visibili che non. E noi non saremo mai stampella del sindaco. Alla luce del sole avevamo proposto all’inizio di questa consiliatura, insieme ad altre forze politiche, di dar vita a un patto di legislatura intorno a pochi punti programmatici – ricorda il leader di “Mai più”. Il sindaco prima lo ha incentivato e poi ha cambiato idea dicendo che farà tutto da solo. Noi non cambiamo idea e attendiamo di capire come governeranno in autonomia».