MOSCHIANO- “Quando la toppa è peggiore del buco”. E’ quello che scrivono in una nota i rappresentanti del gruppo civico “Le nostre radici per Moschiano”, il gruppo che alle ultime amministrative ha sostenuto l’ex sindaco Rosario Addeo e ha scelto di lasciare il consiglio comunale, che però ha deciso di rompere il silenzio ed intervenire sulla vicenda della chiusura del plesso scolastico delle elementari e medie dopo il crollo di un solaio nei bagni, incalzando l’amministrazione comunale su una serie di punti: “Potremmo sintetizzare così i famosi chiarimenti dell’amministrazione comunale relativi alla chiusura del plesso scolastico di Moschiano- spiegano i componenti del gruppo civico- In questi mesi abbiamo scelto di non confrontarci con l’amministrazione comunale per le ragioni che abbiamo già abbondantemente spiegato a suo tempo. Ciò non vuol dire però che abbiamo deciso di non occuparci delle problematiche di Moschiano. In particolare quando il “dilettantismo” mette a rischio un’istituzione fondamentale come la scuola e quando si parla dei bambini. Soprattutto perché rappresentiamo, anche se non nei banchi del consiglio comunale, i cittadini che hanno scelto la nostra lista e quindi non li lasceremo senza diritto di protestare per quanto sta avvenendo”. Sul merito della vicenda, invece, hanno posto una serie di interrogativi all’ amministrazione comunale guidata da Sergio Pacia: “Il chiarimento dell’amministrazione in realtà non ha chiarito nulla. E vi spieghiamo anche il perché, in particolare siamo noi a chiedere e sollecitare risposte su alcuni punti della vicenda che restano tutt’altro che definiti.
In primis. Visto che si parla di saggi ai solai, esisteva una programmazione degli interventi? Ne era stato informato l’Istituto scolastico? Sono avvenuti soprattutto nel corso della normale programmazione scolastica?”. A preoccupare il gruppo civico non c’è solo questo profilo: “Ma non è solo questa la circostanza che ci inquieta e preoccupa di più: si parla nella nota del sindaco di Moschiano e dell’amministrazione comunale di tentativi di evitare la chiusura in ogni modo. A cosa si riferiscono? Dal 10 febbraio al 15 febbraio, quando la scuola è stata chiusa, sono state attivate le opportune verifiche? Sono stati interessati anche gli enti preposti ed in particolare è stata sollecitata una verifica ai Vigili del Fuoco, che sono la maggiore garanzia per testare l’agibilità della struttura? Al di là delle frasi di circostanza e della retorica, l’amministrazione comunale ha già un piano per gestire il trasferimento delle classi in un’altra struttura di Moschiano? O anche in questo caso andrà a tentoni e farà di tutto con gli stessi risultati che hanno portato alla chiusura? La cittadinanza ha bisogno di risposte serie e di interventi efficaci. Non delle migliori intenzioni che si traducono nella realtà in veri e propri disastri e dimostrazioni di dilettantismo. Rispondano su queste cose gli amministratori, perchè non rinunceremo a sollecitare chiarezza su questa vicenda in ogni sede”.
Chiusura della scuola, il gruppo “Le nostre radici”: ancora troppe domande senza risposta
