Cgil: “Nuovo colpo per l’Irpinia, la chiusura degli uffici postali”

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Torna a materializzarsi lo spettro della chiusura per gli Uffici postali Irpini. Il rischio era già stato paventato nei mesi scorsi e aveva sollevato le proteste dei cittadini che sono persino scesi in piazza per manifestare il loro dissenso, poi c’è stato la chiusura giornaliera di diversi sportelli in provincia creando disagio e disservizi, oggi è stata sancita la chiusura definitiva di 10 sportelli in provincia. Si tratta di un duro colpo inferto all’occupazione, alle comunità ed alla gente dell’Irpinia. La CGIL si schiera al fianco dei lavoratori postali e della cittadinanza perché ne faranno le spese soprattutto gli anziani di piccoli centri montani e di periferia tenendo conto delle innovazioni avvenute nell’erogazioni degli assegni pensionistici e anche nello spostamento, da un paese all’altro, con difficoltà dovuto ai i numerosi tagli di corse dei bus. L’ufficio Postale, quello che un tempo era un presidio fisso dello Stato, un simbolo di vicinanza al cittadino se ne va, lasciando nello sconcerto le piccole comunità. Poste Italiane é pur sempre un’azienda dello Stato e come tale non può non rendere conto ai cittadini, chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto e l’intervento di istituzioni locali, prima fra tutte la Regione, per definire provincia per provincia l’opportunità o meno di attuare questi tagli drastici . Il Presidente della Provincia di Avellino convochi con urgenza un tavolo con i sindaci dei comuni interessati dalla soppressione degli sportelli per dare nota di quanto sta accadendo. Auspichiamo che l’ente Provincia possa farsi promotore nei confronti della Regione e del Governo di un’azione incisiva per garantire un servizio più efficiente in Irpinia che elimini gli sprechi ma non i diritti. Le organizzazioni sindacali di categorie da parte loro stanno tentando la strada della trasformazione in centri multi servizi per evitare i tagli.

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