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Cassazione: sanzionato il datore che non riduce al minimo i rumori

Roma – Il datore di lavoro che non riduce al minimo i rischi derivanti dall’esposizione al rumore è sanzionato penalmente. Si tratta di un’omissione che non è stata depenalizzata dalla riforma del 2008. Lo ha precisato la Suprema Corte che, con la sentenza 35946 depositata oggi, ha confermato la sanzione amministrativa inflitta ad un imprenditore irpino che aveva uno stabilimento a Calitri, nel quale non aveva dotato “… i banchi di lavoro in lamiera zigrinata di una protezione in guaina o altro materiale atto a limitare il rischio rumore”.
Sconfitta, dunque, la linea difensiva dell’imprenditore che sosteneva l’abrogazione dei reati a lei contestati. La Cassazione ha convalidato il verdetto di colpevolezza emesso dal gip del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi nel giugno del 2009.

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