AVELLINO- “Mimì Manzo: un’esistenza perduta, una verità spezzata”. L’avvocato Nicodemo Gentile, riferimento di “Penelope” e legale di Lucia Manzo, sorella del muratore scomparso nel nulla nel gennaio del 2021 a Prata Principato Ultra, ha affidato ad un lungo post sulla sua pagina social le riflessioni dopo la notizia che la Procura di Avellino ha chiesto il rinvio a giudizio per I tre indagati nell’inchiesta sulla scomparsa di Mimi’ Manzo per i reati di favoreggiamento e sequestro di persona, quella che sarà discussa il prossimo 17 dicembre davanti al Gup del Tribunale di Avellino Antonio Sicuranza. “Seguo questa vicenda da anni e, come legale di una delle sorelle di Mimì — una persona offesa — sento di poter dire che la richiesta di celebrare un processo per la scomparsa dell’uomo, avanzata dalla Procura procedente, rappresenta una risposta incompleta- ha scritto Gentile-
Si è scelto di procedere solo per l’ipotesi di sequestro di persona, escludendo l’omicidio. Una ricostruzione che, a mio avviso, non aderisce alla reale dinamica dei fatti. Così si rischia di raccontare una verità a metà: una versione che non potrà mai spiegare chi ha ucciso il muratore di Prata né dove siano stati abbandonati i suoi resti”. E ha anche sottolineato come:
“Mimì Manzo non aveva alcun motivo per sparire volontariamente e non è mai emersa una sola segnalazione seria o verificabile che ne attesti la sopravvivenza.
Come legale di Lucia, sorella dell’uomo, esprimo ulteriore amarezza per la richiesta di rinvio a giudizio anche nei confronti di Romina, figlia dello scomparso, accusata di favoreggiamento nei confronti dei due amici a cui viene contestato il sequestro.
La giovane, secondo diversi familiari, non avrebbe mai tradito il padre. E se vi sono state alcune contraddizioni nelle sue dichiarazioni, vanno interpretate come il frutto di ricordi confusi, ingenuità e uno stato emotivo fortemente provato. La Giustizia è un’aspirazione, una battaglia quotidiana. Non va mai data per scontata: va conquistata, difesa, affermata. Con rispetto, determinazione e verità”.
Caso Manzo, l’avvocato Gentile: si rischia di raccontare una verita’ a meta’
