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“Mentre i partiti sono impegnati a discutere al loro interno del sesso degli angeli – continua D’Ercole – le decisioni in ordine al futuro dell’ente idrico sono rimaste nelle mani di qualche sindaco più audace che, arrampicandosi sul primo gabellino rimasto vuoto, ha tentato di indurre i sindaci-soci della società a fingere di dismettere le loro casacche politiche”.
“Bene ha fatto il capogruppo Pdl della Provincia di Avellino Franco Di Cecilia a denunciare l’improvvisazione e la bizzarria dell’iniziativa. Il cosiddetto “tavolo istituzionale” era, in realtà, una tavola imbandita per rifocillare un Pd a corto di proteine “potere”. “La politica ha il dovere di riappropriarsi del proprio ruolo e lo deve fare attraverso lo strumento costituzionalmente deputato alla funzione: i partiti. Il Pdl ieri sera ha riunito il proprio esecutivo per avviare una strutturazione organizzativa che responsabilizzi i dirigenti. Su questa strada saranno chiamati a dare il loro contributo i parlamentari e il consigliere regionale, tutti secondo le proprie possibilità e le proprie specificità ma uniti nell’impegno di radicare il partito sul territorio”.