Cartelle esattoriali, la minoranza: Boglione e Casoria scambiano “asso per figura”

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LAURO- La replica della maggioranza al manifesto pubblico affisso dal gruppo di minoranza non convince proprio gli esponenti dell’opposizione, che in una nota, rispondendo per le rime al sindaco Rossano Boglione e al presidente del consiglio comunale Antonio Casoria, rispolverano anche un vecchio adagio napoletano: “prendono asso per figura”. Per i consiglieri Sabato Moschiano, Sandra Siniscalchi, Florisa Siniscalchi e Francesco Mazzocca, quella affidata alla stampa da parte dei due esponenti della maggioranza e’ una replica dunque confusa. “La presa di posizione della maggioranza- si legge nella nota- sulla questione del diniego alla rottamazione delle cartelle esattoriali, non convince. Il diniego non è un’invenzione dei consiglieri di minoranza, la maggioranza l’ha votato in consiglio comunale. Ed è oltretutto legittimo assumere una posizione critica. In democrazia funziona così. L’equità fiscale non c’entra nulla, la rottamazione fa risparmiare gli interessi di mora e le spese di iscrizione a ruolo, e sarebbe serio incentivo al pagamento degli oneri. Alla fine, il consiglio comunale ha negato un’opportunità a chi, furbetto o meno, avrebbe potuto ripensarci. È la stessa logica dei condoni, non è una novità, lo Stato vi ricorre spesso”. Per l’opposizione la vera ratio dietro alla mancata adesione alla rottamazione e’ un’altra: “Qui invece si vorrebbe raschiare il fondo del barile, per rattoppare un bilancio che fa acqua da tutte le parti. Piaccia o meno, ma ascriverci di fare propaganda elettorale è il tema a posticcio di chi non ha nulla da dire. Noi pensiamo semplicemente che sarebbe tanto meglio votarsi al buon governo anziché spremere la gente”. I rappresentanti dell’opposizione stigmatizzano anche il continuo riferimento al “popolo sovrano”: ” E poi non manca mai la solita tiritera del “popolo sovrano”. Il popolo è sempre sovrano, si sa, ma spesso accade che esso si rovina con le sue stesse mani. Quando cede alle insidie delle sirene, ai condizionamenti di vario genere e – perché no – anche a certe offerte piuttosto appetibili per i più disgraziati. In queste condizioni il popolo è molto poco sovrano. Le prebende. Nel paese dei gazebo (dove di certo non si raccoglievano firme), delle occupazioni unidirezionale per gli amici degli amici, delle ditte di serie A e di serie B, volendo tacere tutto il resto, c’è poco da rimanere stupiti. I conti tornano”.

Non manca una “tirata di orecchi” anche al presidente del consiglio comunale Antonio Casoria: “poteva risparmiarsi la sortita giornalistica. Intanto nessuno l’aveva tirato in ballo, e francamente ritorna insensato il suo richiamo all’assenza di due consiglieri di minoranza nella seduta del diniego. Entrambi i gruppi, unitariamente, hanno avanzato la propria opposizione alla scelta di maggioranza, dichiarandolo al verbale per la delibera e per manifesto pubblico. Più presenti di così..!! Non senza rammentare che talvolta si è assenti persino quando si è regolarmente seduti sugli scranni del consiglio”. Contestato anche il suo riferimento alla mancanza di proposte da parte delle opposizioni in aula: “Poi, con altro incontrollato fuori luogo, egli richiama “le pale eoliche” ritenendole oggetto di una infruttuosa proposta della minoranza, in un territorio che non lo consentirebbe. Intanto va segnalato che i consiglieri di opposizione hanno presentato non poche proposte al sindaco ed alla sua maggioranza, di vario genere, senza mai ricevere alcun cenno di riscontro. Indifferenza totale. Però il presidente, le pale eoliche deve essersele sognate! Oppure le confonde con i pannelli solari, questi si effettivamente proposti. Ma si trattava di ben altra cosa, altro che se praticabile. Soluzione alternativa di sviluppo energetico, sostenibile e redditizia per il paese. Una grande occasione mancata. Giacché, appunto, era provenuta dai consiglieri di opposizione. A chi appartiene dunque il pregiudizio, che conduce a prendere asso per figura?”.