
Dopo un iter lungo e articolato, il consiglio comunale ha approvato il piano urbanistico comunale. Si tratta di una svolta epocale per il paese privo sino ad oggi di uno strumento urbanistico. Il via libera al Puc è avvenuto dopo che l’amministrazione comunale ha svolto un lavoro capillare di concertazione con tutte le forze politiche e le associazioni di Caposele e Materdomini. Inoltre la bozza prodotta nei mesi scorsi è stata fatta visionare al pubblico per sessanta giorni, a testimonianza dell’apertura nei confronti della società civile caposelese, pronta ad offrire ulteriori contributi al Puc. Grande soddisfazione per il sindaco Pasquale Farina e la sua amministrazione, che avevano messo tra le priorità del mandato, quella di portare a termine il Piano Urbanistico. Entusiasta l’assessore al ramo Vito Malanga che commenta: “Come avevamo promesso e già annunciato nei precedenti interventi sulla stampa irpina, dopo numerosi incontri con le forze politiche, con i tecnici e con la collettività, è stato adottato il Puc di Caposele. Strumento urbanistico che rappresenta una svolta per lo sviluppo socio-economico del nostro paese. Il rilancio di Materdomini e Caposele – continua l’assessore – la riqualificazione di alcune aree come “Bosco difesa” e la rivalutazione della frazione Buoninventre. Il Puc consentirà ai cittadini di poter realizzare finalmente tutte quelle opere che erano state inserite nella variante al Piano di recupero e non approvate e il miglioramento della viabilità sul territorio comunale. Queste saranno le linee guida per dare al nostro paese la crescita che merita”. L’assessore Malanga aggiunge: “Abbiamo portato avanti e completato il primo atto della pianificazione urbanistica. Sono state accolte quasi tutte le osservazioni presentate dai cittadini con la speranza che questo possa significare l’inizio di una ripresa socio-economica e con la convinzione che i nostri concittadini possano finalmente investire e creare occasioni di lavoro. L’amministrazione comunale sta facendo la propria parte mantenendo fede agli impegni assunti e In buona sostanza mi sento di poter affermare che abbiamo pensato a adottato uno strumento urbanistico che si colloca in modo appropriato nel contesto sociale e culturale della nostra collettività e che tiene conto di tutte quelle esigenze che sono emerse dalle valutazioni e dagli incontri di cui ho fatto cenno in premessa”.