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Caporalato, l’offensiva di Procura e Questura contro gli opifici illeciti in Irpinia

Procura

DOMICELLA – Decine di buste di scarti ammassati all’esterno, operai costretti a lavorare tra resti della lavorazione e scatole, in condizioni igienico sanitarie che sono state ritenute non compatibili. Le immagini dei due opifici realizzati da bangladesi sul territorio al confine tra l’Irpinia e il nolano non lasciano dubbi. Come l’offensiva che il Procuratore della Repubblica Domenico Airoma ha lanciato contro il caporalato. Bangladesi che sfruttano i loro stessi connazionali. Costretti a lavorare in condizioni incompatibili con un lavoro dignitoso. La Procura ha messo insieme Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro, che insieme al Comune di Domicella e all’Asl lavorano a questa task force. L’operazione di ieri mattina, quella conclusa dopo una lunga serie di accertamenti da parte degli agenti del Commissariato di Lauro, agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi e delle Fiamme Gialle della Tenenza di Baiano e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino dimostra come nella fascia al confine tra Vallo di Lauro e Palma Campania, da tempo ci sia un fenomeno di spostamento delle attività di sfruttamento dell’immigrazione e di sovraffollamento abitativo, legato all’intensificazione dei controlli nella zona nolana. Rispetto alla quale la Procura e la Questura di Avellino però non hanno atteso tempo per bloccare il fenomeno.

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