“Da oggi, siamo in stato di agitazione, nella prossima assemblea dei presidenti se ne discuterà compiutamente: non so se inizierà il campionato”. E’ il grido di allarme del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli amareggiato per il mancato ascolto delle istanze della Serie C in materia fiscale.
“In questi mesi – ha aggiunto Ghirelli – abbiamo lavorato, in silenzio e con rispetto, con il governo affinché fosse inserito nel decreto crescita un provvedimento a favore del calcio dei Comuni d’Italia. La defiscalizzazione, che chiediamo per i club di Serie C, serve per fare questo: strutture, formazione, presidio territoriale per i giovani. Non un euro nelle tasche, ma investimenti. Gli investimenti produrranno interventi in infrastrutture che attireranno capitali (a partire da quelli dei proprietari dei club) e ciò consentirà ai club di innovare e avere luoghi per la formazione di giovani calciatori e quindi dare opportunità per l’avvio di una politica economico-finanziaria virtuosa che consenta di patrimonializzare. Evidenzio che le risorse che il fisco darà all’inizio serviranno a mettere in moto un volano di investimenti che poi torneranno al fisco stesso al termine e/o durante l’investimento. Vi sembra poco? La risposta non c’è. Sembra non importare nulla a nessuno”.
“Ne prendo atto: 300.000 tifosi nelle partite dei playoff, la rivoluzione nelle norme di iscrizione, gli interventi di adeguamento negli stadi; via i banditi dalle proprietà; investimenti per i giovani; interventi per togliere i ragazzi dalle strade. Non interessa sostenere questo? Non interessa sostenere chi riforma e cambia?” la chiosa polemica del capo della Lega Pro.
E ciò senza considerare ancora le criticità alle quali alcuni club potrebbero andare incontro in fase di iscrizione. La Licenza Nazionale 2019/2020 va richiesta entro il 24 giugno rispettando i parametri economico-finanziari, infrastrutturali e sportivi-organizzativi. L’Avellino dal canto suo sta compiendo i passi giusti, ma ora – come le altre società – rischia di essere inghiottito dal caos della Lega.