La Campania nelle mani di imprenditori stranieri. Sono i risultati i risultati di uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Napoli. Un approfondimento che dimostra come l’intuito imprenditoriale della nostra regione sembra pian piano scemare a vantaggio di industriali d’oltralpe. Di tutto il territorio regionale chi risente in maniera minore dell’influenza estera è proprio l’Irpinia immediatamente seguita dal Sannio. Ad essere letteralmente ‘assediato’ è invece il capoluogo partenopeo dove si registra la maggiore concentrazione di imprenditori stranieri (36 per cento). Poco meno per Caserta, con il 27 per cento, e Salerno con il 25. Le province di Avellino e Benevento contano, infatti, rispettivamente appena l’8 e il 4 per cento del totale delle imprese di titolari stranieri. Lo studio ha fornito anche una sorta di identikit dell’imprenditore che, a quanto riferiscono i dati, preferisce investire nel settore commercio (67 per cento). Di questi, però, solo pochi hanno una reale competenza nel settore, si avvalgono, nella maggioranza dei casi, di esperienza acquisita sul campo. Per quanto riguarda l’età, poi, più dei due terzi dei titolari hanno tra i 30 e i 49 anni, mentre per quanto riguarda la provenienza, la maggioranza è di origine africana. Nel quadro generale quasi tutti, il 71 per cento per la precisione, hanno dichiarato di voler far ritorno al proprio paese d’origine o quantomeno trasferirsi in un’altra zona della bella Italia.