“Assurdo procedere col rinnovo dei Consigli di quelle Camere di Commercio per le quali è previsto l’ accorpamento, ecco perchè – afferma il vice presidente nazionale di Confimprenditori Gerardo Santoli- abbiamo chiesto al Ministro Guidi di procedere con la sospensione delle procedure così come già avvenuto per le Camere di Commercio di Rovigo e Venezia per le quali è prevista a la fusione. Facciamo questa richiesta nonostante la nostra Confederazione abbia i titoli e i numeri in termini di associati per concorrere all’assegnazione dei posti ma riteniamo che in questa fase e visto il periodo sia più doveroso spingere per la sospensione, il tutto nell’ottica di razionalizzazione dell’organizzazione e contenimento dei costi di cui tanto si parla ma poi alla prova dei fatti tutti si dimenticano. “
Le Unioni regionali delle Camere di Commercio che hanno già compiuto il primo, determinante passo per l’accorpamento sono l’Abruzzo (che porterà a 2 le 4 Camere di commercio oggi esistenti, con l’accorpamento di Teramo e L’Aquila e di Pescara e Chieti), la Basilicata(da 2 a 1), la Calabria (da 5 a 3), la Campania (da 5 a 4, con Avellino e Benevento destinate a unificarsi ), l’Emilia Romagna (da 9 a 4), il Lazio (da 5 a 2, ovvero l’area metropolitana di Roma e le altre province insieme), la Liguria (da 4 a 2, l’area metropolitana di Genova e l’accorpamento in una sola strutture delle rimanenti province), il Molise (da 2 a 1), il Piemonte (da 8 a 3, con Torino, la Camera del Sud e la Camera del Nord Piemonte), la Puglia (da 5 a 3 in virtù degli accorpamenti di Bari e Taranto e di Brindisi e Lecce), il Veneto (da 7 a 5) e l’Umbria (da 2 a 1). L’eventuale sospensione potrebbe quindi interessare anche la CCIAA della provincia di Avellino che proprio in questi giorni sta procedendo al rinnovo delle cariche.
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