Marco Grasso – “Piero Mastroberardino sarebbe una candidatura autorevolissima per competenze, principi etici, storia imprenditorale, rappesentatività e spirito di servizio”. Il presidente di Confindustria Giuseppe Bruno ha pochi dubbi su chi debba guidare la nuova Camera di Commercio Irpinia Sannio.
“Mi sembra ci siano tutti i presupposti per fare un salto di qualità importante. Magari – aggiunge -ci fossero in giro altri Mastroberadino. Parliamo di un professore ordinario di Economia e di un imprenditore illuminato che non vuol dire solo vino. Mastroberardino ricopre incarichi di assoluto prestigio e gira costantemente per il mondo: credo sia un valore aggiunto importante per un territorio che deve imparare a guardare con sempre più attenzione ai mercati esteri”.
Bruno non ha alcuna intenzione di farne una questione di appartenenza. Nessuna bandiera di Confindustria sulle spalle dell’imprenditore irpino. “Non è un nostro candidato, è semplicemente un profilo di altissimo livello. Non ne farei una questione di appartenenza, sia per rispetto nei suoi confronti che verso il territorio che ha bisogno di un riferimento così importante. E’ chiaro che se dovesse decidere di impegnarsi per l’Irpinia con questo nuovo incarivo noi lo sosterremo senza se e senza ma”.
In campo c’è anche il presidente uscente Oreste La Stella che ambisce alla stessa poltrona. Il rischio che si vada alla conta c’è, e Bruno non lo nasconde. “Ho massimo rispetto per La Stella e per la sua esperienza, ma non sono dove sia ubicata la sua azienda. Non voglio fare polemica, ma credo che alla guida della Camera di Commercio ci debba essere un imprenditore. E’ come se noi alla guida di Confindustria eleggessimo il direttore…”.
L’invito è a convergere su un progetto condiviso che magari faccia leva sulla comunicazione, come sottolineato già da Mastroberardino. “Ha ragione quando dice che dobbiamo imparare a comunicare noi stessi ed il nostro territorio. L’Irpinia è ancora sconosciuta: è una sensazione che percepisco ogni volta che esco fuori dall’Italia, ma molto spesso anche in ambito nazionale”.
Il presidente di Confidndustria chiude poi la questione ricorsi. “Non credo ce ne saranno. Ci sono stati evidenti errori materiali e, ne sono convinto, la Regione interverrà in autotutela. Chi parla di ricorsi vuole semplicemente mantenere lo status quo, non pensa al territorio. Lo dico tranquillamente, nonostante credo che Confindustraia sia stata danneggiate da questo decreto. A me non interessa neanche sedere in consiglio camerale, preferisco lasciare spazio ad altri imprenditori. Contano le idee, non un seggio in più o in meno”.