Calitri – Di Maio, un manifesto per i giovani: “Facciamo impresa”

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Calitri – Un invito ai giovani calitrani a misurarsi con le opportunità e le sfide di un territorio che di scommesse ne ha fatte tante. Un manifesto per ricordare, a chi può e deve investire nella propria terra, tutto ciò da cui si può partire. Perché Calitri, come ricorda l’assessore alle Attività Produttive Luigi Di Maio, quanto a progetti importanti, è presente in tutte le principali filiere di sviluppo: a partire dal Pit Distretto Tessile, di cui il Comune guidato da Vito Marchitto è ente capofila, alla filiera turistico enogastronomia, che vedrà presto realizzata una Formaggioteca permanente, alla realtà produttiva della Ceramica calitrana, prossima al conseguimento del marchio Cat e all’inserimento nell’elenco delle 36 Città italiane della Ceramica (di irpina figura al momento solo Ariano). Da non dimenticare, poi, i lavori di ampliamento della struttura fieristica, iniziati a novembre, e che riservano al portello altirpino uno scenario di interessanti cambiamenti gestionali e promozionali. Una base di partenza che ha però necessità di attrarre in loco investimenti privati e di fruire in maniera efficace degli incentivi pubblici che ci sono a disposizione. Per questo, occorre partire da un dato: “Si deve promuovere la voglia di impresa –spiega Di Maio – e per questo si deve partire proprio dai giovani e dalle loro famiglie. Il manifesto, che di qui a breve sarà pubblicato, intende fare proprio questo: spingere a riflettere su come cogliere le opportunità del territorio”. E l’appello dell’assessore alle Attività produttive, membro anche della Giunta montana dell’Alta Irpinia, si rivolge in particolare ai giovani diplomati che il Comune ha intenzione di inserire in un progetto formativo di alto spessore, al fine di valorizzare soprattutto il comparto del design tessile e la struttura fieristica. In atto ci sarebbero poi interessanti Partenariati interregionali e progetti formativi che intendono partire proprio da un riassetto della didattica nelle scuole, al fine di renderle fucine capaci di produrre profili spendibili sul territorio.
(Antonietta Miceli)

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