Si è tenuta presso il Tribunale di Salerno l’udienza per la lunga ed estenuante querelle giudiziara tra l’ex patron biancoverde Antonio Sibilia( che da tempo sta cercando di riappropriarsi del suo vecchio amore) e i fratelli Pugliese. Il commendatore ha chiamato in causa anche l’imprenditore salernitano Aniello Aliberti, proprietario della defunta Salernitana sport( che insieme ai fratelli di Frigento nel 2000 acquistò il sodalizio irpino) e ha chiesto il sequestro giudiziario di alcuni immobili di proprietà della società biancoverde. In pratica, l’ex patron vorrebbe indietro la palestra ed il campo di Mercogliano dati in garanzia al momento della cessione della società. Sibilia ha chiesto l’annullamento della cessione del sodalizio avellinese. Il giudice si è riservato qualsiasi decisione a data da destinarsi. Intanto, Aniello Aliberti, Massimo Pugliese e gli acquirenti delle strutture si sono costituiti. In quanto a loro avviso, la richiesta di Sibilia è priva di fondamento. Il faccia a faccia con i giudici ha visto presenti anche i legali delle parti. Il commendatore è difeso dall’avvocato Mauriello, mentre Piciocchi e D’Agostino seguono la vicenda per nome dell’Us Avellino. Il ‘round’ giudiziario è durato circa due ore.
Redazione Irpinia
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