Avellino – Arriva la Vigor Lamezia al Partenio e l’Avellino vuole centrare la sesta vittoria consecutiva sul campo amico. Il capitano dei biancoverdi Simone Puleo è motivato, ma non si fida dei biancoverdi lametini: “Le nostre sono due squadre diverse che sono state costruite per affrontare campionati diversi”. Mangiapane, calciatore temuto dalle difese di tutto il girone, è il fulcro della Vigor. Ecco come bisogna fermare lui e i suoi calci piazzati: “Non bisogna fare fallo nella nostra trequarti – dice – e nei 20 metri a limite d’aria. Benedetto lo conosco personalmente e la Vigor ha segnato la gran parte dei gol su calci da fermo. Abbiamo visto in settimana vari filmati. Sappiamo come intervenire”.
Vigor Lamezia, Trapani, Aversa Normanna e Campobasso, questo il cammino dei lupi fino al giro di boa: “Domenica si apre un ciclo importante e decisivo per le nostre sorti. Con otto punti vinciamo il campionato. Non è per scaramanzia, ma finora non abbiamo voluto tracciare tabelle. Dopo lo scossone di Melfi, la squadra si è ricompattato ed ha acquisito al giusta mentalità”. L’obiettivo dell’Avellino?: “Minimo la disputa dei playoff. Io non mi sono mai nascosto su questo. Siamo competitivi e vogliamo almeno disputare gli spareggi promozione se non riusciamo nell’impresa”.
La capolista Latina non fa paura. Per Puleo la squadra da battere è il Trapani: “Giocano molto bene e la seconda piazza al momento è più che meritata. Io dico che la formazione siciliana è molto quadrata. Il Latina e vero che è imbattuto, ma è stato in molti casi fortunato”.
Su Millesi: “Ciccio si sta allenando bene e ci darà un mano. Sono contento quando ad Avellino arrivano calciatori che conoscono la piazza e che hanno vinto in grandi palcoscenici”. Unica nota stonata, il Partenio quasi sempre vuoto, anche se la Lega nella settimana scorsa ha stilato la speciale classifica del pubblico: l’Avellino è al primo posto: “Questo lo abbiamo letto tutti, ma nelle ultime settimane il Partenio non è il Partenio. Vedere duemila persone in uno stadio del genere fa male al cuore”. Battere la Vigor per il salto di qualità: “Per quello ci vuole ancora tempo”. (di Alfonso Marrazzo)