
Con l’Avellino un campionato l’ha vinto sul campo, adesso proverà a ripetersi in panca. Salvatore Marra è il nuovo tecnico della prima squadra, l’ex numero dieci biancoverde subentra a Francesco D’Arrigo. La decisione è stata presa dopo un lungo summit che si è svolto nelle segrete stanze della società irpina. Tra i soci del sodalizio di Via Pescatori. La sconfitta contro la Nissa è costata cara al tecnico toscano che subisce così il suo sesto esonero in carriera. La fiducia all’allenatore di Lucca è stata data, ma dopo 12 giornate e con un distacco dalla prima di 10 lunghezze c’era bisogno di una sterzata, di un cambio. Il D.G Dionisio ha optato per una variante interna affidandosi all’attuale allenatore della Juniores che con la maglia dei lupi ha giocato nel campionato 2002-2003, staccando il biglietto per la serie B e siglando il goal vittoria contro il Crotone all’ultima giornata di campionato. È questa la decisione presa dall’uomo mercato dei lupi che spera così di poter invertire le sorti della stagione. Visto l’ottimo operato di Marra con i baby lupacchiotti non è una decisione tanto azzardata. I 15 punti conquistati dalla truppa irpina fino a questo momento sono decisamente pochi, vedendo l’organico che era stato messo a disposizione del trainer toscano. “È una scelta coraggiosa – afferma Dionisio – ma sono certo che Sasà farà bene, ci affidiamo ad un uomo di carisma che di sicuro saprà riprendere la situazione”. Lui primo ‘tutore’ dell’allenatore continua nella sua analisi sulla scelta di dare il benservito: “Non potevamo più andare avanti, io ho voluto difenderlo, ma adesso c’era bisogno di un cambio. Quando le cose non vanno è sempre l’allenatore a pagare”.
“Vogliamo vincere il campionato, i nostri programmi non cambiano ed il fatto che abbiamo concluso una importante operazione come quella di Majella ne è la dimostrazione. A D’Arrigo non posso che augurare tanta fortuna per il futuro”. E chissà se Sasà dopo quell’11 maggio allo Scida riesca a regalare un’altra gioia ai supporter di fede biancoverde. Adesso, però, che il cambio in panca c’è stato toccherà ai giocatori dimostrare quanto valgono e trovare continuità di risultati e prestazioni. Perché l’Avellino deve assolutamente uscire da questo inferno. (di Sabino Giannattasio)