La squadra. Dopo la salvezza dello scorso raggiunta grazie allo sprint finale (18 punti nelle 10 partite seguite proprio alla sconfitta di Avellino), il direttore generale Stefano Marchetti è intervenuto in maniera piuttosto massiccia sul mercato regalando al proprio tecnico una serie di elementi interessanti come i laterali di difesa Cappelletti (’91, dal Palermo), che ha soffiato il posto da titolare a Pecorini, e Barreca (’95, dal Torino). In porta, per sostituire il talentuoso Di Gennaro girato dall’Inter al Latina, è arrivato Valentini in prestito dallo Spezia.
A centrocampo si è pescato in Lega Pro con i due scuola Milan Schenetti e Benedetti, rispettivamente prelevati dal Como e dal Catanzaro, ed il fantasista Mattia Minesso, ex Suditirol. L’attacco, infine, è stato rinnovato con Gerardi dalla Reggina e Mancuso dalla Carrarese, ma soprattutto con il 34enne Alessandro Sgrigna, che già alla prima a Modena ha dato un saggio delle sue doti di valore aggiunto.
I punti fermi restano Pellizzer e Filippo Scaglia in difesa; Nicola Rigoni, il gioiellino Busellato e Paolucci in mediana, mentre in avanti Coralli dovrà lottare per farsi largo.
Il modulo. Foscarini ha messo da parte il 4-3-3 per fare spazio ad un più quadrato 4-4-2. Schenetti, Lora, Minesso e all’occorrenza anche Sgrigna sulle corsie laterali del centrocampo sbilanciano comunque in avanti il baricentro di una squadra che dipende dalle geometrie di Nicola Rigoni.
La curiosità. Andrea Pierobon, che difese i pali granata lo scorso 29 marzo al “Partenio-Lombardi”, all’età di 45 anni, compiuti il 19 luglio, è il calciatore più longevo in Italia tra i professionisti. A giugno ha firmato il rinnovo alla corte di Foscarini, con il quale condivide il record di dieci stagioni consecutive al servizio della causa del Cittadella.