Calcio – Avellino: il “borsino” dei Lupi

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Finita la stagione regolare è tempo di bilanci in casa Avellino. Aspettando il 22 maggio per la prima gara dei playoff con il Milazzo (ore 16,00), ecco chi per noi sale e chi scende. Non c’è un vero e proprio leader in questa squadra che non ha saputo vincere un campionato mediocre sotto il profilo tecnico. Certo, c’è chi ha sudato la maglia fino all’ultimo secondo, ma si poteva fare decisamente di più.
In una ipotetica scala di valutazione, collochiamo in fondo il duo Marruocco-Rinaldi. I due maggiori indiziati della debacle di Catanzaro, puniti con la risoluzione contrattuale, non hanno offerto delle prestazioni negative prima della terribile trasferta in terra calabrese, ma dal lato umano sono per noi da bocciare pienamente.
Un gradino sopra Rega, Panatteri e Balzano. Con Marra molti gettoni di presenza, dall’avvento di Vullo vere e proprie riserve, mai utilizzate neanche a risultato acquisito.
Sotto tono anche Nocerino e Scandurra. L’esperienza del primo non è bastato al reparto difensivo dei lupi spesso e volentieri traballante. Il bomber romano, invece, ha tradito le aspettative di inizio stagione non garantendo il bottino di gol promesso alla vigilia.
Titubano Maisto e Caso. Troppo altalenante il rendimento del centrocampista napoletano che non è sbocciato del tutto. Il centrale di Tramonti, invece, ha dimostrato tanta voglia ma poca lucidità. Sicuramente in crescita, non è apparsa pedina insostituibile
Altra nota poco lieta, nonostante le undici marcature finali è stato “el tanque” Vicentin. Il bomber argentino, campione di generosità, ha fallito molte volte l’approccio alla gara, risultando troppo “molle” quando invece c’era da stringere i denti e combattere.
Puleo, Licciardi, Peluso e Viscido. Il capitano, quasi sempre presente, ha svolto il suo compito quasi sempre in maniera pulita. I due giovani centrocampisti, sia per problemi fisici che per carenze dal punto di vista tecnico, non sono riusciti a lasciare il segno. Peluso, a nostro avviso però, meriterebbe di essere sfruttato meglio.
I primi spiragli di luce di questa stagione sono rappresentati da D’Angelo. Il guerriero è tra i migliori. Sempre sopra la sufficienza le sue prestazioni, condite anche da tre reti. Tanta roba anche per Ciccio Millesi. A novembre non era al top tanto da essere sfruttato col contagocce da Marra. Rinato con l’avvento di Vullo, l’esterno catanese ora è pedina fondamentale nello scacchiere tattico.
Passiamo ora a Comini. Il ‘torpedo’, arrivato tra mille incognite, ha risposto sul campo e con le acrobazie ai mugugni di inizio stagione. Sarà molto importante in chiave playoff.
De Angelis. E segna sempre lui. E’ il caso di dirlo. Gianluca non è promosso con il 60, ma con il 110 e lode. In fine la ciliegina, anzi le ciliegine Meola e Ricci. Che dire. I due vanno d’amore e d’accordo fuori dal campo, ma anche all’interno del campo verde. Per il ragazzo di San Martino anche due reti e di pregevole fattura, per Meola tanti assist. Sono il futuro.
Cascella. Degno sostituto di Marruocco per essere alla sua prima esperienza nei Pro sta facendo molto bene il suo lavoro.
(di Alfonso Marrazzo)

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