Ad Avellino è stato soltanto di passaggio Antonino Cardinale, che nel 2000-2001 ha vestito per poco più di un mese la casacca biancoverde, è pronto per la sfida con i lupi. Il calciatore giunto all’ombra del Partenio insieme ai vari Puleo, Ignoffo, Mascara, Mendil, doveva essere il perno del centrocampo della squadra affidata ad Ammazzalorso, ma un forte diverbio proprio con il tecnico italoargentino nel ritiro di Rongegno lo spinse verso altri lidi. Per lui soltanto una apparizione in Coppa Italia contro l’Atalanta: 3 a 1 per gli orobici. I forti dissapori con l’allenatore sudamericano lo spinsero a trasferirsi all’Atletico Catania. Il centrocampista palermitano, che era l’elemento con maggiore esperienza nel campionati di serie C, tornò nella sua Sicilia. In biancoverde era arrivato insieme all’amico di sempre Ignoffo con il quale aveva condiviso le esperienze di Palermo e Marsala. Dal suo addio alla casacca irpina ha vestito anche le casacche di l’Aquila, Martina, Acireale, Catania, Salernitana. Al termine della stagione con i granata ha deciso di seguire il tecnico Cuoghi nella nuova avventura a Foggia. “Quell’Avellino era una buona squadra. –afferma il centrocampista- Alla fine il campionato l’ha dimostrato. La mia è stata una esperienza breve perché ci sono stati dei problemi con il tecnico di allora. Ma per me ormai è acqua passata”.
Lunedì sarà un esame importante per entrambe?
“Questo è certo. Sarà una sfida di grandissimo livello tra due formazioni che per blasone non meritano di stare in questo campionato. Noi siamo in un buon momento, vogliamo vincere il campionato, come del resto l’Avellino. Sarà una gara molto dura, che verrà decisa a mio avviso dalle giocate dei singoli. Sono due squadre dal grandissimo passato e mi auguro che entrambe alla fine possano riuscire a raggiungere il traguardo della B. Ritornando a giocare lì dove meritano”.
Una gara già determinante?
“Non credo. Siamo ancora alla sesta giornata, di certo è una partita tra due squadre dalle grandissime qualità che lotteranno fino alla fine per tornare trai cadetti insieme a Perugia e Salernitana. Credo che per il primato sarà una lotta a quattro fino alla fine. E’ una partita molto importante, ma il campionato è lungo e la classifica è corta, quindi tutto può ancora succedere”. Questa è una sfida che meriterebbe sicuramente di essere giocata in altre platee: “Sicuramente. Entrambe le squadre non meritano di giocare in questa categoria. Sono formazioni che mancano al grande calcio e come ho già detto spero tornino presto in B. Ci sono solo due posti per la cadetteria e le squadre blasonate sono tante. Sarà davvero dura riuscire a vincere”.
Cosa dovrà temere il Foggia di questo Avellino?
“L’attacco. Evacuo e Grieco sono in grandissima forma, come del resto Ascenzi. Ma ritengo che i lupi siano nel complesso una buona squadra. Con una difesa forte e di esperienza e un centrocampo di qualità. Mi farà piacere ritrovare Puleo che è un mio grande amico. La società ha allestito un organico di tutto rispetto”.
Sarà una bella sfida anche sugli spalti?
“Sicuramente. Mia auguro soprattutto che possa essere una grande festa dello sport”. (di Sabino Giannattasio)
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