Dopo la splendida vittoria dei play-off contro Marcianise che ha permesso al Real Cesinali di raggiungere il tanto agognato traguardo della C2, il presidente onorario del club Francesco Franza scrive al gruppo. Una lettera di ringraziamento per il lavoro profuso ed il risultato raggiunto: “È motivo di grande orgoglio personale aver potuto essere testimone di uno spettacolo indimenticabile prodotto da un gruppo di straordinari ragazzi, che hanno raggiunto un obiettivo insperato, ma sognato. Alla fine di questa avventura abbiamo raccolto un risultato eccezionale che va al di là della straordinaria conquista della promozione in C2.
Lo scopo principale del nostro progetto è stato, fin dalle origini, quello del divertimento, del rispetto degli avversari, della classe arbitrale e dirigenziale. Abbiamo sempre cercato di inculcare nei nostri ragazzi, riuscendoci, i principi etici della lealtà sportiva cercando di dimostrare su tutti i campi, e con tutte le società che abbiamo affrontato, i nostri ideali, spesso con autoironia e spensieratezza. Sempre sottolineando che si trattava soltanto di un gioco, di dieci (undici) giovanotti che correvano in mutandoni dietro ad un pallone, e che, soprattutto ai nostri livelli era ipocrita e oltremodo presuntuoso e borioso pensare e agire in altro modo. Abbiamo conquistato in questo modo la fiducia, la simpatia, e la cosa più grande, l’amicizia e il rispetto di tanti nostri ‘avversari’. Tanti gli attestati di stima, di amicizia e di congratulazioni che la nostra ‘piccola’ società sta ricevendo, tanto da renderne difficile l’elenco. Società che ringrazieremo personalmente e alle quali siamo profondamente legate da affetto e stima reciproca. Un progetto iniziato solo tre anni fa grazie anche a persone entusiaste che hanno creduto alla sua bontà, persone come il Mister Giovanni Melillo, che ha meritato la dirigenza di squadre di categoria superiore, come tutti i “ragazzini” di Cesinali che ci hanno consentito di iniziare il cammino, con l’aiuto, lo stimolo e la forza di tutta la giunta comunale e in particolare dell’amico sindaco Ciro Tango che ha lottato tenacemente per assicurarci uno dei campi di calcio a 5 più belli della regione. Ovviamente questa vittoria non sarebbe stata possibile, senza l’aiuto dei numerosissimi amici sponsor e degli straordinari tifosi che hanno accompagnato la squadra in questa galoppata vincente. È un momento di grande gioia, di emozione e di commozione in cui la vera gloria è dei ragazzi davvero straordinari, rispettosi, volenterosi, corretti, tenaci, di sani principi morali, il cui futuro gli riserverà mete di vita ben più straordinarie di questa pur straordinaria vittoria, che resterà per sempre impressa nei nostri ricordi più preziosi Da “vecchio” sentimentale voglio ricordarli tutti. Partendo dal Mister Pippo Ferrara, vero maestro, elegante, un signore che ha saputo calamitare sotto una campana protettiva l’attenzione e la forza dei suoi ragazzi. Pino Roca, il “nostro gioiello”, un uomo indiscutibile ed esemplare, dal punto di vista morale, umano e calcistico. Ancora il grande Massimo Di Gaeta, elemento che ha nobilitato con la sua presenza la nostra società e che solo vecchi e nuovi acciacchi lo hanno costretto a non partecipare fisicamente alla festa. Romolo Testa, il vero baluardo difensivo e simbolo di instancabilità e tenacia; Rino Borriello, elegante e gentile, a tratti funambolico; il nostro capitano Orazio Cocchia, falcidiato da infortuni ma sempre lì ad aiutare i suoi compagni e ad urlare loro il suo incoraggiamento; la saracinesca Raffaele Trombetta, esplosivo ed implosivo, con il suo “non-sostituto” Attilio Simonte, pronto a farsi trovare preparato ad esibire grandi prestazioni. La furia Vincenzo Vecchione, vivace, una trottola, un fulmine; l’ottimo Fabrizio Romano, roccia difensiva, grande combattente e micidiale bombardiere; Antonio Margarita, veloce, rapido nei dribbling e nelle conclusioni; Gianni Tarantino, bomber di razza, realizzatore di reti spettacolari ed entusiasmante collante dei ragazzi; Arturo Barbieri, che è riuscito ad inserirsi facilmente nel gruppo contribuendo in maniera decisiva alla conquista dei nostri risultati; Pietro Esposito, ragazzo perbene, tenace, instancabile; il giovane Danilo Scarpa, la mascotte della squadra, tenuto lontano dal gruppo da un un infortunio; il giovane Nicola Ferrara. Non voglio dimenticare, anzi ancor di più ringraziandoli, coloro che per diverse vicende hanno avuto poco spazio come il super e storico Ciro Tirella, Maurizio Luce, e Cristian De Venezia. E poi la dirigenza, che tra sudore, emozioni, stanchezza e gioie ha contributo a questo grande successo. Il Presidente Mario Dell’Anno che con il suo prezioso arrivo ha dato una svolta decisiva alla nostra organizzazione societaria; al Direttore sportivo Gerardo Galasso, ragazzo straordinario, impagabile e introvabile; Romualdo Gentile, persona di altri tempi, benevolo, instancabile, insostituibile; Assuntino Panarella, allegro, sempre pronto a sdrammatizzare e a consolare; Luigi Spina e Gerardo Dell’Anno, tra i fondatori del nostro progetto. Pasquale De Vito che merita una menzione particolare. È stata la persona che ci ha rappresentato su tutti i campi, dedicando tutto il suo tempo con entusiasmo e professionalità, per seguire la squadra cercando di soddisfare le esigenze di tutti. Voglio ricordare e ringraziare anche i “ragazzini” della giovanile e i loro due allenatori Gennaro Malozzi e Vincenzo Spina, che hanno acceso la speranza di un futuro calcistico migliore. Infine, ma certamente il primo, Pasquale De Venezia, il vero artefice di tutto ciò. Chi lo conosce sa che le sue straordinarie qualità sono fuori dal comune; è un vulcano, un passionale, un entusiasta, una persona su cui si può contare in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa; una fortuna per chiunque poterlo incontrare; una persona sempre più rara per i nostri tempi: modesto ma intelligente, altruista, eccellente, allegro, ironico, stupefacente. Insomma: un vero amico.
Abbiamo trascorso insieme un altro anno pieno di gioia e divertimento in cui siamo stati sempre più uniti e compatti in un solo grande gruppo. Questa grande famiglia che ha saputo dimostrare tutta la propria forza in uno dei momenti più drammatici della nostra storia individuale: quando il nostro caro Antonio ha deciso di salire in un mondo più gradevole e puro, lasciando nei suoi familiari e in tutti noi un vuoto incolmabile. Ed è intorno ad Antonio che tutti siamo stretti in un grande abbraccio. È stato il nostro Uomo in più e a lui dedichiamo questa vittoria.
Mi congratulo con Voi ragazzi perché avete vinto mantenendo l’unione, lo spirito di gruppo, diventando una cosa sola, grandi amici, per sempre. Un’amicizia che ci accompagnerà per tutta la vita. Abbiamo vinto contro tante difficoltà, pagando sempre i nostri errori, rispettando sempre i nostri impegni, ma abbiamo vinto soprattutto in quanto siamo Uomini, rispettosi e leali. Abbiamo vinto perché abbiamo mantenuto per sempre la dignità. Ed è per questo che sono orgoglioso e onorato di avervi conosciuto. Per sempre”.
Redazione Irpinia
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