Avellino – Si riapre il tavolo delle trattative a Piazza del Popolo. Dopo il periodo di sereno, tornano le nubi ad incombere sul capo del sindaco Galasso. E questa volta la pioggia si preannuncia torrenziale. Il gruppo consiliare dell’Udeur richiede a gran voce un incontro con il primo cittadino. Qualcuno aveva stabilito questa ‘verifica’ per oggi, ma di concreto non c’è stata. E il malcontento sale. L’amministrazione ballerina di Galasso è arrivata all’ultimo giro di valzer? Il capogruppo del Campanile, Giuseppe De Lorenzo, spiega i motivi di tanta agitazione: “Ci sono questioni che vanno affrontate nel concreto e che richiedono il coinvolgimento di tutto il Consiglio. Più volte si è auspicato il rinnovamento amministrativo, quel vento di nuove idee capaci di inaugurare la nuova stagione politica per la città di Avellino. Ma così non è stato”. Ed è dura la posizione adottata dagli udeurrini. “Abbiamo già le dimissioni pronte e il ritiro del nostro assessore”. Una bella tegola per Galasso che quanto prima sarà costretto a fare quadrato per mantenere ancora in piedi la sua amministrazione. Ancora una volta. “Lo scarso coinvolgimento, o meglio la convocazione e la concertazione all’ultimo minuto, non è di certo un buon indirizzo da seguire per il Consiglio. Le partite importanti si giocano adesso ed è questo il momento per valutare e decidere del futuro”- puntualizza De Lorenzo. Al centro di tutto il polverone restano i fondi comunitari, occasione d’oro per la città per puntare a quello sviluppo socio-economico tanto enfatizzato e atteso. “E’ un treno che non si può perdere – continua – ed è fondamentale il contributo reale di tutti, compresi i soggetti interessati estranei al Consiglio”. Se il Campanile esce dall’assise garantendo il sostegno esterno, per Galasso sarà l’ennesimo scoglio da superare a pochi mesi dalla fine del suo mandato. “Abbiamo valutato l’appoggio esterno e siamo consapevoli del pericolo che incombe sull’amministrazione. Venendo meno il numero dei consiglieri dell’Udeur, Galasso dovrà cercarsi i voti in aula…”. Le quattro sedute del Consiglio del 10, 12, 13 e 18 novembre saranno cruciali per il futuro dell’amministrazione avellinese, ancora una volta alla prova del nove. Mentre per domani, l’Udeur attende la ‘chiamata’ di Galasso. E’ proprio il caso di dirlo: tutto è appeso ad un filo. Filo riavvolto dal primo cittadino che risponde: “Prossimamente faremo il punto della situazione, ma sono certo che la questione sarà risolvibile. E’ fisiologico a questo punto della consiliatura puntalizzare certi aspetti. Con l’Udeur c’è sempre stato un rapporto aperto e sono stati sempre sensibili e vicini a questa amministrazione nei momenti di difficoltà. Insieme dobbiamo creare i presupposti per il nuovo mandato”. Non appare allarmato Galasso neanche dinanzi alle possibili dimissioni del gruppo: “La mia resta una posizione tranquilla. Non credo sia giusto drammatizzare la situazione. E’ normale che ascolterò le preoccupazioni dell’Udeur perchè dal mio canto c’è e ci sarà sempre la massima disponibilità al dialogo”. (di Marianna Marrazzo)
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it