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Biodigestore, si allonta l’ipotesi Chianche. Nuovo appello all’Ato Rifiuti

Nella seduta del 21/05/2019, la Commissione “V.LA. – V.A.S. – V.I. “  della Regione Campania ha esaminato l’istanza di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Impatto Ambientale per il progetto di “Realizzazione di un impianto di trattamento anaerobico della frazione umida della raccolta differenziata (FORSU)”, ( biodigestore) presentata dal commune di Chianche. Di seguito la nota di commento dell’associazione #nessunotocchilirpinia.

Al termine della disamina la Commissione per le   oggettive incongruenze riscontrate rispetto allo stato di fatto e dei luoghi nonchè per le  diverse difformità e contraddizioni rilevate   nella documentazione tecnico-progettuale e amministrativa   ha  ritenuto di assoggettare l’istanza alla Valutazione Impatto Ambientale .

In particolare è stato rilevato che :

-in base alla relazione integrativa presentata in ordine all’impatto acustico, in assenza di  zonizzazione allegata allo strumento urbanistico vigente, non è possibile escludere significativi effetti cumulativi, sia sotto il profilo acustico che delle emissioni odorigene;

-non è possibile verificare quale sia il ricettore finale, dopo i processi di depurazione e riciclo previsti, delle acque di processo e delle acque nere provenienti da uffici e servizi;

Le chiare e incontrovertibili determinazioni della competente Commissione regionale  confermano quanto  da noi asserito in tante sedi circa l’inopportunità di utilizzo del sito di Chianche e di come il progetto sia totalmente carente sotto l’aspetto tecnico, ambientale e urbanistico.

Alla luce di tutto ciò, i Sindaci e i comuni dell’ Areale, i viticoltori , le aziende di trasformazione, le associazioni ambientaliste e territoriali, chiedono, ancora una volta all’A.T.O, Rifiuti di Avellino, nelle persone del Presidente e del Consiglio di Amministrazione, di voler considerare inopportuna la scelta del comune di Chianche per la realizzazione del biodigestore e di compiere seriamente ogni sforzo per individuare quanto prima un’area alternativa che corrisponda ai requisiti dettati dalla normative in materia e restituisca fiducia alle comunità locali nel rapporrto di credibilità con le Istituzioni.

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