Bilancio 2013, a maggio si decide sul rinvio a giudizio di Foti, Marotta e l’ex Giunta

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Renato Spiniello – Bilancio Consuntivo del 2013, slitta ancora la decisione sul rinvio a giudizio degli undici indagati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Avellino.

Trattasi dell’ex sindaco Paolo Foti, che difeso dall’avvocato Nello Pizza era stato sottoposto un lungo interrogatorio a fine 2017, e dei componenti della sua prima Giunta comunale, ovvero gli ex assessori Caterina Barra, Nunzio Cignarella, Giuseppe Ruberto, Angelina Spagnuolo, Roberto Vanacore, Lucia Vietri e Anna Rita Marchitiello. Indagati anche il Ragioniere capo Gianluigi Marotta e i componenti del vecchio collegio dei Revisori dei Conti Antonio Savino, Ottavio Barretta e Antonio Pellegrino.

Stando alle indagini proprio il dirigente Marotta avrebbe nel 2014 attestato falsamente dei dati relativi alle condizioni di ente strutturalmente deficitario del Comune di Avellino, in particolare avrebbe omesso di specificare che a carico di Palazzo di Città esistevano procedure esecutive e pignoramenti superiori al limite fissato e legato alla soglia dello 0,5% delle spese impegnate e correnti nell’anno 2013 (una somma complessiva di circa 250mila euro). In pratica sarebbe stato omesso di conteggiare dei dati che avrebbero fatto considerare Palazzo di Città ente strutturalmente deficitario.

La decisione è stata rinviata al 22 maggio prossimo, proprio quattro giorni prima del voto per Amministrative ed Europee. Quel giorno dovranno essere completate, dinanzi al Gup del Tribunale di Avellino, le discussioni degli avvocati Danna e De Beaumont. Stamane, invece, è toccato ai penalisti Pizza, Tecce, Bergamino, Di Maio, Vespucci e Benigni intervenire.