Bilanci Acs, contenzioso e partecipate: potrebbe non bastare la riduzione della spesa

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AVELLINO – “La manovra di salvaguardia degli equilibri di bilancio, per l’entità del disavanzo da recuperare per la fine dell’ anno in corso, avrebbe meritato- a parere del Collegio una più incisiva riduzione della spesa corrente ed una più attenta analisi delle diverse fattispecie che costituiscono passività potenziali ed aree di criticità”. E’ cosi’ che il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Avellino ha concluso il parere alla Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio dell’ente. Sottolineando che si tratta di un parere positivo ma: “con rilievi e riserve di giudizio sui punti che nel corpo del presente lavoro sono stati significati”. A cosa si riferiscono i Revisori nel parere rassegnato al Commissario prefettizio?
“In particolare, l’assenza di una relazione aggiornata sullo stato del contenzioso limita, ovviamente, il giudizio sugli equilibri in chiave sostanziale prospettica che potrebbero vanificare lo sforzo posto in essere in ordine alla programmata riduzione della spesa corrente”.
Il nodo resta quello dell’alienazione del patrimonio, operazione sulla quale il Collegio dei Revisori ha piu’ volte sollevato dubbi. Che vengono riproposti: “Non può esimersi Io scrivente organo di revisione dal rilevare che gli equilibri di bilancio di parte corrente, su cui impatta l’entità del disavanzo applicato e l’incidenza di un rilevante FCDE, vengono ancora garantiti dalla prospettata alienazioni del patrimonio immobiliare, anche se misura ridotta rispetto al dato di bilancio originario, su tale effettiva capacità realizzativa delle vendite, il Collegio continua a manifestare perplessità motivate dal trend storico e dall’esito del recente ultimo bando pubblico di vendita che risulta andato sostanzialmente deserto, salvo ad invertire tale andamento attraverso azioni innovative per rendere maggiormente attraente l’offerta per i potenziali acquirenti”.
I revusori hanno anche messo in rilievo come “è apprezzabile l’impegno posto in essere, in maniera tempestiva, dal Commissario Preferrizio con riferimento ad una più attenta gestione del bilancio che è stigmatizzato nell’atto di indirizzo n.1 del 30.07.2025”. Motivo per cui il Collegio dei Revisori ha invitato “I’Ente ad un monitoraggio degli equilibri di bilancio, sostanziali, in modo sistematico e continuativo, attraverso continue verifiche di “salvaguardia”, da reiterarsi nei prossimi mesi e fino alla fine dell’esercizio.
L’attuale condizione di difficolta’ finanziaria in cui verse I’Ente impone gestire con estrema prudenza il bilancio e di limitare la spesa a quella indispensabile, al fine di prevenire ulteriori tensioni finanziarie che potrebbero incidere sul gia’ difficile integrale recupero del disavanzo applicato all’esercizio in corso, rendendo, in tal guisa, difficile il raggiungimento degli obiettivi intermedi di risanamento, secondo il prospettato piano approvato dalla Corte dei conti”. Ma veniamo ai numeri. Il Collegio dei Revisori ha messo in evidenza come: “In ordine agli equilibri di bilancio, l’ organo di revisione osserva che per I’anno 2025 lo squilibrio di parte corrente è finanziato con la previsione di alienazioni di beni di proprietà dell’Ente per € 4.775.622,74 (valore ante variazione € 6.393.037,02). Alla luce del trend storico e dell’esito del recente bando pubblico (luglio 2025), si ritiene tale previsione ragionevolmente non realizzabile, almeno nella misura prevista, entro la fine dell’esercizio in corso, salvo ad intraprendere ed accelerare un programma alienazione più attraente e conveniente per i potenziali acquirenti, in coerenza con gli indirizzi del Commissario Prefettizio”. E quindi si rende necessario e viene ribadita: “ulteriormente, la necessità di intervenire in maniera più drastica sulla revisione della spesa corrente, diversamente la capacita dell’ente di sostenere integralmente il peso del disavanzo potrebbe rivelarsi non del tutto realizzabile”. Quello del Commissario Prefettizio viene ritenuto uno “sforzo apprezzabile” tuttavia aggiungono i revisori “lo sforzo immediatamente adottato dal Commissario Prefettizio di un taglio programmatico della spesa corrente per € 1.607.414,28, corrispondente alla riduzione di pari importo delle previsioni di entrata derivante dai proventi da alienazioni del patrimonio immobiliare. Tuttavia, permangono aree di incertezza (disallineamento crediti debiti con società ed Enti partecipati; aggiornamento dello stato del contenzioso in atto; mancata approvazione degli ultimi due bilanci della società A.C.S.) che potrebbero vanificare, almeno in parte, il contenimento della spesa posta in essere”. Aerre