Basket serie A – Air Scandone: Un derby con l’acqua alla gola

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Due città così vicine e pure tanto lontane. Non solo per la classifica, che vede le due rivali campane ai poli opposti, ma ci sono ben altri fattori. Napoli sta vivendo la sua miglior stagione da quando è ritornata nella massima serie, mentre i lupi d’irpinia sono ormai allo sbando. L’avvocato Maione ha messo su una squadra di grande livello e ha posto le basi per la costruzione di solida società. Ad Avellino, Preziosi non ha saputo fare lo stesso in questi tre anni. A tempo debito, però, tireremo le somme della gestione dell’azienda irpina. Un’annata così deludente i tifosi avellinesi non l’hanno mai vissuta. Forse la si potrebbe paragonare solo alla stagione 98-99, ma alla fine, anche lì, grazie a coach Piero Pasini ed al grande Steve Burt, si riuscì a festeggiare la salvezza. Sabato al Pala Del Mauro si disputerà il derby con un sapore diverso da quello degli scorsi anni. In serie B1 i derby valevano la promozione, in A2 la salvezza, nei primi anni di serie A ci sono stati scontri di metà classifica molto equilibrati. Oggi sembra quasi essere una partita come le altre. Il pubblico irpino se potesse farebbe volentieri a meno di affrontare Napoli. Già è difficile accettare la retrocessione, figuriamoci sentire le urla in festa dei supporters partenopei. La gara di andata fu un vero e proprio massacro. La squadra di Bucchi, all’epoca in grande spolvero, riuscì a trovare canestri da ogni posizione offrendo una straordinaria prova di superiorità. Napoli è una squadra quadrata, difende alla grande e in attacco ha il giocatore più forte di tutto campionato. Il play americano Greer fino a questo punto è stato straordinario. Un leader di queste dimensioni è difficile trovarlo. Napoli merita un doppio applauso, il primo per il campionato che sta disputando, il secondo per aver portato in irpinia un talento come Greer. Ma la squadra del presidentissimo Maione non è solo il playmaker. Ci sono l’elegante Morandais, il pragmatico Stefansson ed il micidiale cecchino Larranaga. Ma chi quest’anno ha notevolmente impressionato la critica sono stati l’italoamericano Rocca e lo scugnizzo napoletano Spinelli. I due in tante occasioni sono riusciti a dare lo sprint decisivo alla propria squadra, per portare a casa la vittoria. Spinelli, dopo tanta gavetta tra B1 e A2, lo scorso anno è arrivato in serie A e adesso sente profumo di nazionale. Bucchi ha analizzato la recente crisi della sua squadra parlando di scarse motivazione. La partita di Avellino cade così a “fagiolo” per far tornare l’intensità ai suoi uomini. Per Avellino sono tutti a disposizione di coach Capobianco. Bonora sarà tra i convocati e proverà a giocare con l’aiuto di un tutore. Se non dovesse riuscirci, il play bolognese è convinto che i suoi compagni non faranno sentire la sua assenza. L’infortunio subito contro la Fortitudo Bologna è abbastanza grave. Per i medici di bolognesi e romani, il giocatore in forza all’Air dovrebbe stare fermo un mese o operarsi. In entrambi i casi si tratterebbe di stagione finita. Dopo tante battaglie vinte Bonora non vuole mollare adesso. Il play vuole essere al fianco di questa squadra che rappresenta il suo presente ed il suo futuro. Parole da vero leader per un giocatore, che si è dimostrato un signore in ogni occasione, ma che non tutti hanno saputo apprezzare. ( Giovanni La Rosa)

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