Basket – Nelson: “Play-off possibili ma ci vuole continuità”

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Avellino – Rush finale in campionato: sabato arriva Teramo e nel match contro gli abruzzesi l’Air ha intenzione di cambiare marcia, dopo le ultime cinque uscite che hanno portato in dote solo due punti. Ci si aspetta molto da DeMarcus Nelson, oggetto spesso misterioso che è reduce un’ottima prestazione contro i campioni d’Italia. La guardia ex Golden State non nasconde le ambizioni play-off: “Non possiamo sottrarci dalla lotta, ci proveremo: queste sette gare ci diranno se riusciremo e soprattutto sarà importante capire anche il modo con cui taglieremo eventualmente il traguardo”.
Per il nuovo obiettivo non si può prescindere da una maggiore costanza di rendimento: “Indubbiamente sono sette finali e come tali vanno affrontate. Il nostro errore è stato quello di sederci su qualche vittoria non riuscendo a dare continuità ai nostri risultati. Del resto lo abbiamo dimostrato: se giochiamo al massimo abbiamo le armi per poter vincere con tutti”. In cosa ritieni di essere migliorato in cosa devi lavorare? “Dopo 23 gare sto capendo i tempi del gioco, quando è il momento di spingere, quando è il momento di andare in transizione. Inizialmente la mia generosità mi portava ad avere problemi di falli, ora mi sto adeguando al metro arbitrale senza peraltro limitare il mio apporto in difesa”.
Ti senti valorizzato da questo sistema di gioco? “E’ un sistema che privilegia il gioco di squadra. Non ci sono giocatori designati a priori su cui caricare le responsabilità. Ovviamente, a secondo degli avversari e delle situazioni, può emergere qualcuno di noi e talvolta ne posso beneficiare anch’io”.
E’ tempo di final four in Ncaa: non può mancare un commento sulla sua Duke che ne sarà protagonista e sul tipo di formazione cestistica impartita dal suo ex college: “Tutti i giocatori che escono dall’università hanno il pallino dell’Nba. In questa squadra ci sono degli elementi che possono avere delle chance (gli esterni Singler e Smith – ndr), ma in ogni caso saranno in grado di costruirsi una buona carriera in Europa. Lo staff tecnico di Duke fornisce quella preparazione tecnica e mentale necessaria ad affrontare qualsiasi campionato”.

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