Lontani i giorni del recente passato in cui il PaladelMauro era un fortino inespugnabile per chiunque si trovasse a passare per Contrada Zoccolari. Dopo quello scellerato derby di Natale, perso incautamente contro Caserta, la Sidigas Avellino aveva regalato ai suoi supporters un anno interno di successi tra le mura amiche del palazzo: di ben 17 tappe la striscia positiva interrotta bruscamente – e sorprendentemente – prima in Champions League dai campioni belgi di Ostenda e poi in campionato da Reggio Emilia.
Due sconfitte di fila che non hanno minato il cammino nazionale ed europeo della Beneamata, ormai stabilmente ai vertici delle rispettive graduatorie, ma che aggiunte alla sconfitta patita ieri, ancora in casa contro Tenerife, hanno fatto scattare un piccolo campanello d’allarme. Prematuro secondo i più, visto che i ko, intervallati dalle vittorie di Bar e Sassari, sono maturati contro squadre di livello, esperte e consolidate nel nucleo portante del proprio roster. La stessa esperienza che in casa Scandone è presente solo a livello individuale di alcuni effettivi.
Quell’esperienza che probabilmente avrebbe riscritto il finale beffardo di ieri sera, al di là delle decisioni della terna arbitrale che nei secondi ha perso la bussola del match con due decisioni altamente contestabili. I grigi ci hanno messo del loro in un finale thrilling condito dal giallo di un antisportivo, prima sanzionato agli spagnoli e poi convertito in una semplice penalità e dal dubbio tap-out di Cusin scambiato per interferenza. In contumacia l’errore in luenetta di Thomas e la magia di White: canestro e libero aggiuntivo a due secondi dal termine che ha regalato ai suoi la vittoria anche perché questa volta l’Ave Maria di Ragland si è spenta soltanto sul secondo ferro.
Ripartire il mantra con cui il roster biancoverde si è risvegliato questa mattina. Giocare ogni 3 giorni, per dirla con le parole di Sacripanti, ti permettere di ovviare agli errori. In Champions resta tutto ancora apertissimo, anche se i fari saranno puntati in Lituania, dove la capolista Juventus Utena attende martedì la Sidigas per un altro clou di giornata. In campionato invece si riparte dal Delmauro e da Brindisi che ambisce a punti importanti in chiave Final Eight. Palazzetto chiamato subito a rispondere insomma, i successi di Avellino passeranno da lì in attesa che il mercato possa verosimilmente regalare un’ulteriore pedina – magari sugli esterni – al coach canturino.