Avellino resta in corsa per i play-off superando dopo un tempo supplementare Biella. La concomitante vittoria di Treviso a Teramo rende necessaria un ulteriore sforzo a Cremona, sconfitta a Varese (lombardi sicuri della permanenza in massima serie) e non ancora salva, per evitare che i verdi della marca possano agguantare i lupi proprio sul fotofinish. Resta aperta la possibilità anche di settimo posto con Montegranaro, battuta a Milano che ospiterà una Tercas Teramo priva di stimoli. Si spegne lo stellone di coach Bechi dopo i successi in Irpinia nelle ultime tre stagioni. La vittoria dell’Air è arrivata al termine di una gara poco spettacolare in cui gli errori su entrambi i fronti sono stati i principali protagonisti. Percentuali dal campo asfittiche (44% per l’Air e 41% dell’Angelico) a testimonianza dell’importanza della posta in palio, sebbene le sensazioni emerse dal parquet non siano state quelle di un agonismo sfrenato.
LA GARA – Avvio in sordina: Pancotto tiene in naftalina Brown e Troutman dopo le note vicende di cronaca che li hanno visti protagonisti, mentre Bechi, che recupera Chessa e Plisnic (alla sua migliore prestazione stagionale), lascia Garri ed Aradori sul pino. Porta si cala bene nel ruolo di vice Brown mentre Szewczyk continua il suo momento positivo. L’ingresso di Brown rompe il sonnacchioso equilibrio. Due triple del play di Jackson scuotono i compagni (19-15 al 10’). Nel secondo quarto Pancotto tira fuori dalla contesa Troutman (per lui solo quattro minuti) e si affida al quintetto piccolo con il consolidato jolly Cortese. Gli irpini allungano trascinati dall’asse Brown-Szewczyk (29-21 al 14’). Biella pur con un’organizzazione offensiva non cristallina resta in scia con le sortite di Johnson e la classe di Aradori. Pancotto rispolvera Casoli che si fa trovare pronto andando a bersaglio da oltre l’arco allo scadere (43-38 al 20’). Biella si smarrisce in attacco e paga i tre falli di Pasco, l’Air ne approfitta con Brown e Nelson per raccogliere il massimo vantaggio (56-47 al 27’). Ormai alle corde Biella, trova nuove risorse: i canestri provvidenziali di Plisnic e due triple di Aradori rivoltano l’inerzia dell’incontro, capitalizzando il passaggio a vuoto in attacco di Avellino (62-61 al 32’). Nell’ultima frazione l’Angelico va a segno solo da tre mettendo la freccia al 35’ (65-67). I quattro minuti successivi sono all’insegna del “ciapa no”. Brown impatta sul 67 pari (al 40’). L’overtime che ne scaturisce porta la sua griffe e quella di Akyol: i piemontesi si arrendono alle due triple dei frombolieri biancoverdi. (di M. Roca)
AIR AVELLINO_ANGELICO BIELLA: 77-74 (d1ts)
Air Avellino: Troutman 2, Dylewicz 6, Casoli 9, Lauwers, Brown 20, Cortese 5, Iannicelli n.e., Napodano n.e., Porta 5, Nelson 9, Szewczyk 16, Akyol 5. Coach: Pancotto
Angelico Biella: Soragna 11, De Vico n.e., Maggiotto n.e., Ona Embo 3, Garri 3, Plisnic 16, Chessa n.e., Smith 9, Aradori 12, Achara 7, Johnson 10, Pasco 3. Coach: Bechi
Parziali: (19-15); (43-38); (62-57); (67-67)
Arbitri: Paternicò, Chiari, Quacci
Note:
AIR: t2 18/35, t3 8/24, tl 17/22, rimbalzi 36 (Szewczyk 12), perse 25, recuperate 25 (Brown 7), assist 12 (Porta 4), valutazione 91 (Szewczyk 23).
ANGELICO: t2 19/43, t3 8/23, tl 12/21, rimbalzi 42 (Garri 9), perse 24 (Achara 7), recuperate 25 (Plisnic 4), assist 11 (Smith 4), valutazione 76 (Plisnic 16).
