Basket – A Bologna l’Air perde la “testa”

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Avellino interrompe a Bologna la striscia vincente di sei successi e scivola al secondo posto. Prosegue invece la marcia del Montepaschi che asfalta anche Roma nell’anticipo domenicale delle 12 e resta saldamente in vetta. Per la Scandone sfuma la possibilità di migliorare il record di vittorie consecutive risalente all’anno della Coppa Italia, ma resta intatta l’opportunità di giocarsi il primato nel big match di domenica prossima con Siena. A Casalecchio va in scena la brutta copia dell’Air di quest’inizio di stagione, una gara mai in discussione, dominata dalle V-nere sin dalle prime battute. Una gara dal ritmo non elevato, condizione di gioco ideale per il sistema di coach Lardo. La difesa dell’ex tecnico di Rieti e Milano ha infatti concesso solo 55 punti. Dall’altra parte, fa notizia la serata no di Troutman. L’ala Usa poteva rappresentare un vero e proprio rebus per i lunghi romagnoli, ma così non è stato. Stesso discorso per Nelson che si conferma elemento dal rendimento piuttosto altalenante. Statistiche negative per entrambi (20 punti in due) che hanno rimpinguato il proprio bottino soltanto nel finale. La luce di Avellino si è spenta con Brown ad inizio terzo quarto. Le folate dell’ex Maccabi hanno tenuto in vita i lupi sino al ventesimo, ma al rientro dagli spogliatoi il pesante break di 22-10 ha tagliato le gambe agli uomini di Pancotto. Serata opaca anche per Diarra e per la coppia polacca Dylewicz-Szewczyk che, aggiunta al minutaggio risibile di Casoli e all’assenza di Cortese, ha fatto emergere per la prima volta la dipendenza dal pacchetto Usa
LA CRONACA – Pronti via ed è subito Koponen show: il finnico, con tre triple, è il protagonista assoluto del primo periodo. Avellino non ha un buon impatto e, complice la grande vena dalla linea dei 6,25 dei padroni di casa, al 5’ è già sotto di 10 lunghezze (16-6). Pancotto mischia le carte inserendo Lauwers al posto di un Nelson sottotono e gioca il jolly del doppio play. I lupi risalgono sino al 18-13, ma sette punti in fila di Vukcevic ristabiliscono le distanze (25-16 al 10’). Avellino ottiene poco o nulla dal duo Nelson-Troutman (2 punti in due dopo i primi venti minuti di gioco) e non riesce a concretizzare la maggiore pressione difensiva del secondo periodo. Se la guardia di Oakland si sta facendo “apprezzare” in questa prima parte di stagione per il suo rendimento incostante, lo zero alla casella punti di Chevon, dopo il primo tempo, priva i biancoverdi di uno dei possibili uomini chiave del match. Gli ospiti non impongono il maggior atletismo sotto le pance ed, eccezion fatta per le folate di Brown e la pericolosità dall’arco di Lauwers, l’Air non riesce a trovare un affidabile equilibrio offensivo. Seppur con Vukcevic precauzionalmente in panca gravato di due penalità, la Virtus limita i danni e va al riposo avanti di otto (34-26 al 20’). Alla ripresa dei giochi, la Scandone non appare mai in grado di poter prendere il controllo delle operazioni. Le V-nere ergono un muro in difesa e non faticano nel contenere un attacco irpino lento e poco ragionato. Quando anche le accelerazioni di Brown non si rivelano redditizie, l’Air sparisce dal match. Il parziale di 11-2 griffato Hurd-Sanikidze taglia le gambe ai lupi che piombano a -17 (56-39 al 30’). L’ultimo periodo scorre via velocemente con Bologna che si limita a controllare agevolmente la gara, toccando più volte le venti lunghezze di vantaggio, ed Avellino che fa il lifting allo scout nel garbage time (73-55 al 40’). (di M. Roca)

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