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Avvelenamento di cani ad Aiello: insorge la cittadinanza

Non è la prima volta che si verificano episodi del genere con grande rabbia della maggior parte della nostra comunità sensibile al fenomeno del randagismo. La cagnetta Giusy era dolce e amata da tutti, lei e i suoi cuccioli sono vittime innocenti di un atto di crudeltà che lascia senza parole” – dichiara Stefania Cannizzaro, volontaria che da anni si batte per i diritti degli animali insieme ad altri ragazzi proprio come Sebastiano vittima diretta dell’accaduto in quanto si è visto togliere la sua cagnetta così barbaramente.”

“La storia di Angelo, cane barbaramente ucciso a Sangineto, non sembra aver sortito alcun effetto su chi commette atti simili” – continua Stefania, che chiude: “Avvelenare animali è un reato ai sensi dell’art.544bis e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni. Pertanto chiediamo ai nostri concittadini di fronte ad un sospetto avvelenamento di informare le forze dell’ordine, un veterinario o l’ASL. Quest’ultima ritirerà la carcassa e, gratuitamente, farà le analisi tossicologiche informando contestualmente la Procura”

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