Avellino – Strada privata Limone: del Tar Napoli ha rigettato il ricorso dei fratelli Limone ed ha ordinato la rimozione della targa e dei paletti e catene utilizzati per bloccare l’accesso.
La vicenda, oggi conclusa con la sentenza di merito del Tribunale Amministrativo Regionale ha avuto inizio qualche anno fa.
“Gli eredi limone – ha spiegato l’avvocato Edoardo Gimigliano, titolare ADUSBF per la provincia di Avellino – nel ricostruire il loro fabbricato di via Carducci, si sono autointestati la traversa aperta al pubblico da tempo immemorabile. Nell’ultima variante al permesso per costruire hanno inoltre allegato una planimetria in cui rappresentavano due posti auto per diversamente abili. Il comune forse non ha prestato la dovuta attenzione alla planimetria permettendo ai convenuti di ottenere, per silenzio assenso, il titolo abilitativo”. Nel frattempo, intanto, “i fratelli Limone avevano recitato l’area con catene e lucchetto ad uso esclusivamente personale”.
Su denuncia dell’avvocato, legale rappresentante della ONLUS ADUSBEF della provincia di Avellino, il Comune ha immediatamente riaperto il procedimento amministrativo al fine rettificare il permesso per costruire relativamente ai posti auto ed ordinava l’immediata rimozione della targa in pietra “Strada Privata Limone” senza alcun titolo abilitativo (l’intestazione di una strada va fatta con delibera del consiglio comunale e di solito per meriti eccelsi!) oltre al ripristino dello stato dei luoghi.
“I Limone (tutti condomini del ricostruito fabbricato) – ha continuato Gimigliano – circa tre anni fa hanno impugnato l’atto innanzi al Tar Napoli chiedendo anche la sospensiva del provvedimento. Il Tar motivatamente rigettò la sospensiva ed il comune d’autorità fu costretto ad inviare operai sul posto per la rimozione forzata delle opere avvenuta coattivamente.
I convenuti hanno successivamente impugnato il provvedimento di diniego della sospensiva dinnanzi al Consiglio di Stato che ancor più sorprendentemente accolse la loro impugnativa sospendendo il provvedimento del Tar Napoli ‘al fine di agevolare la sosta ed il passaggio dei portatori di handicap’. Forti di tale provvedimento i Limone ricollocarono paletti e catene”.
I fatti illustrati sono stati anche oggetto di denuncia penale: “E’ tuttora pendente – ha continuato l’avvocato – un procedimento penale per i reati di falso in atto pubblico ed altro.
Ieri pomeriggio ho ricevuto la notifica della sentenza di merito del Tar che ha rigettato il ricorso dei Limone ed ha ordinato la rimozione della targa e delle opere abusive (paletti e catene) che di fatto hanno consentito loro di sostare liberamente ed esclusivamente in una aree che formalmente dovevano essere destinate alla sosta di portatori di handicap”.
Redazione Irpinia
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