Avellino – Una festa per l’apertura al pubblico del grande Parco Urbano di Santo Spirito. Il polmone verde della città capoluogo si sviluppa, attraverso i suoi 120mila mq di spazio, lungo il percorso del torrente Fenestrelle, tutti dedicati al tempo libero e alla fruizione totale di uno spazio sinora sottoutilizzato.
La realizzazione di spazi a verde, piste ciclabili, un anfiteatro all’aperto, spazi giochi per bambini, una pista da jogging, rugby, calcetto, bocce, spazio per cani, un laboratorio ambientale, un edificio adibito a servizi, punti di ristoro per la degustazione di prodotti tipici della tradizione irpina, un maneggio e un itinerario a cavallo che, ricongiungendosi a quelli già tracciati sul Terminio e nel resto della Regione, rappresenta una risposta ai desideri degli amanti dell’equitazione e della natura. Il percorso all’interno delle aree verdi del Parco urbano Santo Spirito, grazie anche alla presenza di aziende agrituristiche locali, accoglie i turisti che faranno tappa nel nuovo parco avellinese, proponendo degustazioni dei pregiati prodotti enogastronomici irpini.
In particolare l’intervento si è proposto di tutelare le essenze arboree di pregio, sia sotto il profilo botanico che storico. La rimonda e la pulizia del sottobosco ha voluto salvaguardare gli esemplari di pregio, ricavandone il necessario spazio vegetativo. La cura della struttura radicale del bosco ha messo in salvaguardia la zona da rischi di frane e smottamenti superficiali. Nelle parti libere del bosco sono state disposte delle aree picnic e barbecue servite da percorsi pedonali e ciclabili sportivi, i quali favoriscono la fruizione di questa importante porzione del parco.
I percorsi, in buona parte coperti dal bosco, formano un anello allungato costituito da un percorso più rapido ed interno al bosco ed uno che segue l’argine del torrente. All’estremità orientale dell’anello si trovano due ponti carrabili esistenti ed a quella occidentale un ponte carrabile. All’interno dell’area sono stati inoltre recuperati: un ex lavatoio, riqualificato e riconvertito in struttura di gestione del maneggio e stalla ricavata dal recupero delle superfetazioni; una casa colonica, riconvertita in centro di degustazione di prodotti tipici irpini, che si collega all’altra sponda del torrente mediante un ponte pedonale.
La collinetta compresa fra il torrente e la casa colonica, priva di essenze arboree di pregio, è stata trattata con tappeti erbosi. L’aia esistente è stata trasformata in terrazza panoramica dalla quale si può beneficiare della vista dall’alto del parco. Nella zona centrale del parco è stata creata un’area spettacolo ricavata da una sistemazione di una gradinata a servizio dei visitatori in occasioni di eventi. Il grande prato ad ovest è attraversato dal principale percorso carrabile al servizio del quale si collegano sentieri pedonali. Altre strutture realizzate lungo il margine settentrionale: il circolo del tennis; il campo di rugby, area di sosta autoveicoli, l’area maneggio, la struttura bocciofila, la struttura adibita a noleggio e rimessaggio bici, l’area per cani. Il laboratorio ambientale, situato nell’estremità orientale del parco, al cui interno sono state incluse un’aula didattica, una serra ed un laboratorio.