Avellino – Spaccatura nei Gd: verso un gruppo autonomo

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Avellino – Alla luce di quanto avvenuto durante la direzione dei giovani democratici tenutasi presso la sede del Pd di Via Tagliamento, il gruppo di giovani che nella trascorsa fase congressuale ha appoggiato e sostenuto la mozione Marino esprime oggi “tutta la sua indignazione e profonda amarezza per il ripetersi di atteggiamenti antipolitici e antidemocratici sostenuti dalla maggioranza della giovanile di partito”.

“La nostra disavventura – spiega una parte dei Gd in una nota – inizia nel dicembre 2009 quando nella composizione della direzione provinciale si è proceduto ad escludere una fetta di ragazzi ma soprattutto una larga fetta di territorio provinciale dagli organi decisionali della giovanile.
Per la precisione in data 28 giugno 2009 si tenne il congresso provinciale dei Giovani Democratici in cui le figure di massima garanzia (il segretario, il vicesegretario e la segreteria) furono nominate sulla base di una mera spartizione tra aree ex “Democratici di Sinistra” ed ex “Margherita”. Solo dopo il nuovo congresso regionale e nazionale nel mese di dicembre dello scorso anno, il segretario, Giuseppe Mercurio, è passato alla nomina dei componenti della direzione, nella quale come già da noi denunciato, veniva estromesso un gruppo di giovani che si era messo in discussione candidandosi e trovando un numeroso consenso durante le elezioni dei delegati alle assemblee provinciali, regionali e nazionali. All’epoca la motivazione ufficiale fornita è stata che nell’accordo per la nomina del segretario esistevano solo due “appartenenze”. Premesso che l’organo principale dell’attività politica della giovanile (la direzione) è stato convocato una sola volta semplicemente perché era necessario nominare i membri della commissione di garanzia per il tesseramento provinciale 2009/2010 che di lì a breve sarebbe cominciato, al gruppo escluso in quella sede venne riconosciuta la sola presidenza della suddetta commissione e si arrivò al mese di febbraio con il tesseramento di circa 300 giovani nella provincia di Avellino con un totale di 35 circoli territoriali.
Gli stessi ragazzi esclusi da quella direzione hanno comunque profuso il loro impegno sul territorio procedendo all’apertura di circoli e sedi in molte zone della provincia di Avellino, e alcuni di questi sono stati eletti segretari nei rispettivi circoli territoriali.

Arriviamo ad oggi: dopo l’elezione regionale, a valle della sconfitta subita dal centro sinistra e tirando le somme del lavoro compiuto dalla giovanile, all’unanimità la segreteria provinciale dei GD richiede la rimodulazione dell’organo esecutivo e direttivo, ma in questa stessa circostanza in cui si poteva finalmente porre rimedio ad un errore commesso, ancora una volta quei ragazzi che dopo tutto hanno continuato a lavorare con passione civile sui territori non curanti di ricoprire cariche formali, si sono visti nuovamente esclusi dalla rimodulazione “impropria” della direzione (impropria perché la rimodulazione necessitava il passaggio in assemblea dei delegati). Insomma, si può ampiamente affermare la spartizione delle poltroncine secondo il vecchio schema 60 e 40 che non è riuscito ai nonni è stato ampiamente realizzato dai nipotini.
Oggi, allora, stanchi delle tante chiacchiere e dei pochi fatti compiuti finora dichiariamo la nostra completa autonomia nel lavoro che verrà prodotto a sostegno della giovanile di partito, disconoscendo completamente tutte le figure di riferimento della giovanile, in quanto la solidarietà ed il riconoscimento del lavoro compiuto si è dimostrata solo a parole.
Questa drastica decisione viene ancor di più oggi supportata da quanto emerso durante la direzione di martedì durante la quale un membro del gruppo Marino è stato inserito nella direzione provinciale senza che lo stesso ne fosse informato, così da far assumere a questa nomina un semplice valore strumentale per non parlare di una beffa vera e propria.

Da domani per tutti noi, comincia una nuova fase. In particolare nella prossima settimana convocheremo un’assemblea di tutti i tesserati e i simpatizzanti dei circoli territoriali costituiti nella quale discuteremo non più di quanto avvenuto in una realtà dalla quale ci dissociamo, ma di temi e proposte politiche da sottoporre all’opinione di quanti interessati a questo nuovo progetto politico. Non è lontana l’idea di creare una struttura provinciale autonoma che faccia da garante e da tramite con l’organizzazione regionale e nazionale per trasmettere le istanze, le esigenze e le proposte di quanti si riconoscono in un modo diverso di intendere e di fare politica. Ai nostri “compagni” e “amici” che si volessero riconoscere nel nostro progetto politico, sarà aperto qualsiasi canale di comunicazione e collaborazione purchè lascino fuori il cappotto della demagogia e dei vecchi schemi di potere”.

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