Avellino ricorda il Procuratore Di Popolo: “Grande magistrato, grande uomo”

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Pasquale Manganiello – Massimo Passaro e Giovanna Perna in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ed il gruppo de  “I Cittadini in Movimento” hanno organizzato un convegno per commemorare il dott. Angelo di Popolo.

Presenti il Pres. del Coa Avv. Fabio Benigni, il pres. del Tribunale Dott. Vincenzo Beatrice, il già Pres. Dott. Michele Rescigno, il prof. Giovanni Verde, il magistrato di cassazione dott. Antonio Spagnuolo, l’ on. Gianfranco Rotondi, Magistrati del Tribunale di Avellino, Avvocati del Foro di Avellino, Autorità Militari, Civili e Religiose.

Massimo Passaro ricorda Di Popolo in questo modo:

“Il Procuratore era una persona straordinaria, sempre disponibile. Il motivo di questa commemorazione è non dimenticare persone di cultura come lui. Quando mi incontrava per il Corso mi esortava a non mollare rispetto a tutte le battaglie che stavo facendo. Il libro del dott. Di Popolo mi accompagna sempre. Un magistrato che silenziosamente ha lottato per difendere i nostri diritti, un grande uomo.”

“Quando non conoscevo il dott. Di Popolo – ha detto il presidente Beatrice – tutti i colleghi mi dicevano che fosse un grande magistrato, un grande irpino. Ebbi poi una presentazione formale e mi conquistò. Parlando nel parcheggio del Tribunale, in quell’occasione, mi resi conto di una reciproca simpatia, un sentire comune sia sul piano tecnico-scientifico, sia sul piano umano. Sono qui per ricordare una persona a cui vorrei somigliare.”

Rotondi racconta la passione di Di Popolo per la politica:

“Fu consigliere comunale prima di vincere il concorso in magistratura. Il centrodestra, in seguito, voleva candidarlo come sindaco di Avellino. Aveva intimamente accettato per amore della città ma ebbe riserve per la prospettiva di un cambio di vita e per non interrompere impegno nella magistratura a cui ha dedicato tutta la vita nonostante sondaggi favorevoli. Era un magistrato che aveva idea alta della politica, la vedeva come un dovere morale.”