Avellino ricorda Alfredo De Marsico nel quarantennale della scomparsa

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Il pomeriggio di ieri dedicato alla memoria di Alfredo De Marsico, illustre giurista e uomo delle istituzioni, nel quarantennale della sua scomparsa. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Irpini per l’Irpinia in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Avellino, si è tenuta presso il Carcere Borbonico di Avellino e ha rappresentato un importante momento di riflessione e valorizzazione della memoria giuridica e culturale del territorio.

Dopo i saluti istituzionali di Egle Bianco, presidente di Irpini per l’Irpinia; Fabio Benigni, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avellino; Francesca Spena, presidente del Tribunale di Avellino; e Francesco Santosuosso, sostituto procuratore presso il Tribunale di Avellino, l’incontro – moderato dal giornalista Franco Genzale – ha visto gli interventi di Franco Coppi, avvocato e professore emerito di Diritto Penale presso l’Università “La Sapienza” di Roma; Antonio Guerriero, già procuratore della Repubblica di Frosinone; e Andrea Covotta, direttore Rai Quirinale.

Le conclusioni sono state affidate al professor Franco Gaetano Scoca, avvocato e professore emerito di Diritto Amministrativo, che ha sottolineato il lascito umano e scientifico di De Marsico e il suo profondo legame con la terra d’origine.

Durante l’evento è stata inaugurata la mostra documentaria “Alfredo De Marsico. Il Maestro della scienza giuridica”, curata dalla Biblioteca Provinciale “G. e S. Capone” e dal Museo Irpino, che ripercorre la vita e l’opera del grande studioso attraverso documenti, fotografie e testimonianze d’epoca.

Nel suo intervento di apertura, la presidente di Irpini per l’Irpinia, Egle Bianco, ha ricordato: “Recuperare la memoria storica significa custodire le nostre radici e trasmettere alle future generazioni l’eredità di valori, esperienze e tradizioni che definiscono la nostra identità. Figure come Alfredo De Marsico rappresentano un legame profondo tra l’uomo e la sua terra: ricordarle oggi è un modo per rafforzare il senso di appartenenza e costruire, insieme, un futuro consapevole.”

L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per annunciare la prossima tappa del ciclo “Volti e Memorie Irpine”, che si terrà a Roma, in Campidoglio, il 10 novembre, dedicata alla figura di Pasquale Penta: un nuovo appuntamento per celebrare gli irpini illustri che hanno contribuito alla crescita civile e culturale della comunità.

Franco Coppi, avvocato e professore emerito di Diritto penale, ha detto: “De Marsico è stato tutto questo: avvocato, studioso, storico dell’oratoria, politico. In ogni campo ha lasciato un segno. Da giurista liberale, affrontò il suo tempo difendendo casi difficili, sempre con intelligenza e coerenza. Oggi, di fronte a processi più rapidi e a una crescente fiducia nella prova scientifica, De Marsico saprebbe ancora adattarsi, mantenendo quella lucidità che lo ha sempre contraddistinto”.

Franco Gaetano Scoca ha affermato: “De Marsico, a mio avviso, è stato veramente un gigante. Al di là dei suoi meriti come professore di diritto penale, ha attraversato tutto il secolo scorso, partecipando attivamente alla vita del paese. Si avvicinò al fascismo pensando di trovare così una risposta al dopoguerra, ma capì presto che il vero valore era l’amor di patria. La sua coerenza e la sua fede nel diritto sono rimaste un esempio. Fu profondo conoscitore del Risorgimento, stimò la letteratura, e insegnò a molti il senso della coerenza e della passione civile”.