Avellino, nuovi abbattimenti. Legambiente: Ora subito i nuovi alberi

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Si riporta il comunicato di Legambiente – Avellino:

Nei giorni scorsi Avellino ha subito una nuova serie di abbattimenti di alberi ad alto fusto. L’episodio più recente in ordine cronologico riguarda i tigli di via Tagliamento e purtroppo non sarà l’ultimo. A dirlo è il circolo di Legambiente Avellino – Alveare con una nota stampa.

Gli ambientalisti chiariscono che «bisogna immediatamente programmare la messa a dimora. Ogni pianta ha un ciclo di vita, è normale che sia così. A ogni abbattimento devono però seguire nuove piantumazioni in modo celere e numeroso».

«È importante – spiega il vicepresidente di Legambiente Avellino con delega al verde Antonio Dello Iaco – che si proceda con la piantumazione di alberi giusti al posto giusto, privilegiando le specie adatte e previste da piano del verde comunale ma senza avere paura di piantare alberi ad alto fusto».

«In questi anni Avellino ha visto cader giù centinaia di piante. Purtroppo le sostituzioni non sono state celeri come gli abbattimenti. Ricordiamo le decine di lecci piantati e seccati a San Tommaso, così come diversi casi in città in cui si è preferito piantare alberi con una piccola chioma, riducendo così l’apporto alla biodiversità e alla riduzione delle polveri sottili in città».

Il circolo di Legambiente Avellino, avverte poi, su come prossimamente dovranno andar via giù altri grossi alberi in città. «Sono mesi che bisogna abbattere con urgenza diversi platani in Viale Italia. Sono del tutto secchi, pericolosi sia per la pubblica incolumità, sia per la proliferazione del cancro colorato (per cui è prevista la lotta obbligatoria tramite il taglio a raso ndr). Non si può attendere altro tempo e rischiare di far proliferare ancora una malattia per la quale non esistono cure e che ha distrutto il patrimonio verde della città».

«Curare il verde urbano non significa solo tagliare alberi ma prevedere e rispettare un programma, a partire dal piano del verde, rimasto in troppi punti disatteso e inattuato. Ed è per questo che proponiamo cinque semplici ma efficaci azioni:

  • costituzione della consulta ambientale, prevista anche dallo Statuto comunale e che stiamo chiedendo a gran voce da anni;
  • programmazione e creazione di nuove aree verdi, perseguendo i principi di depavimentazione e decementificazione delle aree a maggiore densità abitativa;
  • perseguimento di una puntuale lotta al cancro colorato, con un immediato abbattimento dei platani malati al fine di evitare la proliferazione della malattia e prevedendo un piano di gestione della stessa;
  • ripresa dell’attività di mappatura degli alberi storici e immediatamente inviate in Regione Campania le schedature delle piante che possono essere rese monumentali e che da troppi mesi sono ferme nei cassetti degli uffici comunali;
  • adozione di un piano pluriennale delle installazioni di alberi a basso, medio e alto fusto, privilegiando le tante aree verdi prive di piante a causa degli elevati abbattimenti degli ultimi anni».

«Gli alberi rappresentano una grande opportunità per ridurre le isole di calore e migliorare la vivibilità dei centri abitati in estate. A confermarlo è la campagna nazionale di Legambiente “Che caldo che fa!”, che ha fotografato come in Italia le ondate di calore non colpiscono in modo uniforme la popolazione, a danno di chi vive in aree servite da poco verde».

«È per questo che chiediamo un concreto intervento su questi punti da parte della triade commissariale e degli uffici competenti rimanendo, come sempre, a disposizione della Pubblica Amministrazione per ragionare e attuare le migliori azioni possibili per preservare il patrimonio verde della città», conclude il circolo di Legambiente.