Avellino – Memoria, legalità, cittadinanza, scuola, sviluppo. Parole che voglio imprimersi nella mente di tutti e che vogliono ribadire a gran voce ‘No alla camorra e ai suoi soprusi’. Un coro unanime di voci che ha unito il primo cittadino, Giuseppe Galasso, il referente di Libera Avellino, Marco Cillo, il Comandante provinciale dei Carabinieri Giammarco Sottili, il Comandante della Guardia di Finanza Mario Imparato, l’assessore alle Politiche Sociali, Mirella Giova, il Questore, Antonio De Iesu, Gilda Ammaturo, in rappresentanza delle famiglie delle vittime delle mafie, il consigliere comunale Giuseppe Giacobbe. Tutti insieme, istituzioni e Forze dell’Ordine, per sconfiggere il cancro della società: la criminalità organizzata. Un impegno che si concretizzerà il prossimo 21 marzo, a Napoli, in occasione della XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. “Questa mattina è stato sottoscritto un accordo simbolico tra le istituzioni, le Forze dell’Ordine e le nuove generazioni, affinché la legalità non sia più un sentimento, ma il primo fondamento per costruire una società migliore”. Così il sindaco di Avellino che ha poi sottolineato: “La nostra è una realtà fortunata, dove si sono raggiunti importanti risultati. Le Forze dell’Ordine hanno il compito di vigilare sulla cittadinanza, le istituzioni devono stare attente e non abbassare la guardia”. Le parole di Galasso hanno fatto eco in quelle del Questore De Iesu. “Le autorità militari possono contenere la criminalità, ma senza la complicità dei cittadini non potremo mai raggiungere quella sicurezza partecipata tanto bramata. Anche questo vuol dire migliorare la qualità della vita. È per questo che invito i cittadini ad avere come punto di riferimento i centralini del pubblico soccorso e plaudo all’iniziativa messa in campo da Libera perché la diffusione dei vari valori non è mai un azione vana”. Giammarco Sottili e Mario Imparato, al comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno rimarcato la validità dell’iniziativa: “La criminalità – ha spiegato Sottili non si combatte solo con le operazioni delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, ma anche attraverso l’educazione alla legalità. Mi auguro che Avellino non sia mai teatro di episodi che passeranno tristemente alla cronaca, come possono essere ricordate le città della Sicilia. Dobbiamo preservarla da questa storia perché siamo uniti e compatti”. Anche Imparato ha sottolineato la necessità di fare gioco-forza in difesa del bene comune perché concetti e parole come legalità e sviluppo non siano solo concetti astratti. Particolarmente sentito l’intervento di Marco Cillo: “Libera collabora con 18 associazioni del Vallo di Lauro, la ‘bocca’ della camorra irpina. Il 31 marzo sfileremo per non dimenticare chi ha perso la vita perché si è ribellato alla malavita. Come non ricordare Nunziante Scibelli, Francesco Graziano, Pasquale Campanello, Antonio Graziano, Antonio Ammaturo. Il nostro motto ‘Volti della memoria, mani dell’impegno’ vuole dare omaggio a chi non c’è più, ma vuol essere anche garanzia di una assunzione di responsabilità nei confronti di quanti credono che la legalità sia l’arma per cambiare la società”. Gilda Ammaturo, figlia di Antonio Ammaturo, Questore brutalmente ucciso nel 1982 dalla mano terrorista, si è soffermata sul vero aspetto della manifestazione del 21 marzo: ricordare i nuovi eroi. “Chi ha sacrificato la propria vita nel nome dei più alti valori della vita non può essere indimenticato. Sono esempio per i nostri giovani, i nostri figli. Queste vittime hanno detto ‘no’ ai compromessi della camorra pagando con la vita, il bene più caro. Bisogna insegnare alle nuove generazioni che esiste una storia recente fatta da piccole, grandi persone”. “Solo con il rispetto delle regole è possibile creare una società più giusta”. Così Mirella Giova, assessore comunale alle Politiche Sociali che in una citazione ha racchiuso tutto il senso del suo intervento: “Guai a quella terra che non ha bisogno di eroi. L’educazione alla legalità deve partire dalle scuole, tra i ragazzi, per poi diffondersi”. Ruolo cruciale quello della scuola, da sempre vicina alle tematiche della giustizia e del costituzionalità. “La scuola irpina – ha concluso Giacobbe – è sempre sensibile alle chiamate che provengono dalla legalità. Risponderemo con forza all’appuntamento del 21 marzo”. (di Marianna Marrazzo)
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