Avellino – Dopo l’impresa di La Spezia c’è un’altra montagna da scalare per l’Avellino che vuole dimostrare di essere diventato grande. L’esame di maturità è rappresentato dal doppio impegno casalingo trasformato in un incubo da Vicenza e Varese a novembre, ma ragionevolmente i biancoverdi hanno nella testa soltanto il primo ostacolo dal nome Latina. E’ il diktat imposto non soltanto da Massimo Rastelli, ma anche da un folle campionato in cui, Carpi a parte, tutte le altre 21 squadre sono alla ricerca di un briciolo di continuità. D’Angelo e compagni, memori dello scherzo giocato dal Cittadella al “Partenio-Lombardi”, sanno di non poter sbagliare ancora tra le mura amiche, diventate un quasi un tabù da quel maledetto mese di novembre con tre sconfitte, due vittorie ed un pareggio.
In realtà, la truppa di Rastelli ha avuto poco tempo a disposizione per avventurarsi in pensieri contorti, avendo dovuto archiviare in fretta e furia il blitz spezzino per proiettarsi al confronto con i pontini in programma nella stessa settimana. Al ritorno dalla Liguria, il tecnico dei lupi ha salutato con un arrivederci uno dei suoi uomini più in forma del momento, Visconti, volato a Roma per porre rimedio una volta per tutte ai capricci della spalla destra. E’ tornato invece a disposizione Moussa Kone, dopo aver fatto incetta di cartellini gialli per seconda squalifica stagionale. Facile ipotizzare il suo inserimento da titolare nello scacchiere mediano, seppur l’Arini cresciuto alla distanza nella serata del “Picco” non meriti l’accantonamento. Non così scontato ma nemmeno remoto l’utilizzo dal 1’ di Zito, anche lui in crescita, al posto di uno Schiavon in ombra dopo il giro di boa. Pochissime chances per Angeli, ancora non al meglio, mentre Filkor è in Ungheria alla ricerca di una sistemazione che possa consentirgli di raddrizzare una stagione fin qui anonima.
Le uniche certezze per Rastelli in ottica 3-5-2 sembrano giungere dalla difesa, che non verrà neanche sfiorata nelle scelte, dopo la solida tenuta mostrata nel custodire il vantaggio contro lo Spezia. Pertanto, davanti a Gomis spazio al trio di sentinelle dell’area biancoverde Pisacane-Ely-Chiosa, che verrebbe confermato per la quarta volta consecutiva. In mediana, il ritorno di Kone e la chance per Zito si candidano ad essere le novità rispetto allo schieramento di lunedì, con capitan D’Angelo perno indiscusso dopo la prova maiuscola offerta al “Picco”. Sulle c’è ben poco da cambiare, vista l’adattabilità di Bittante a sinistra e la sicurezza acquisita da Regoli. In attacco, invece, il dubbio c’è eccome per la scelta del gemello di Castaldo. Tenuto in naftalina contro lo Spezia, Trotta potrebbe essere lanciato dal 1’ con una staffetta in corso d’opera. Le difficoltà negli ultimi metri palesate da Comi e Mokulu depongono a favore dell’impiego dell’azzurrino.
Probabile formazione (3-5-2): Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Regoli, D’Angelo, Kone, Zito, Bittante; Castaldo, Trotta.
A disp.: Frattali, Bavena, Arini, Fabbro, Comi, Sbaffo, Soumarè, Schiavon, Angeli, Almici, Mokulu.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Vergara, Visconti.
Ballottaggi: Kone-Arini 55%-45%, Zito-Schiavon 60%-40%, Trotta-Comi 55%-45%