“Avellino Hinterland”, le proposte al Circolo della Stampa

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Al Circolo della Stampa, il 22 settembre alle ore 18.00, la presentazione della proposte di “Avellino Hinterland”: “Una sola città: Avellino, Atripalda, Mercogliano, Monteforte Irpino”.

“Le città di Avellino, Mercogliano e Atripalda insieme al comune di Monteforte hanno oggi il necessario bisogno di superare le caotiche stagioni di una estensione puramente edilizia, declinata spesso attraverso una vera e propria aggressione del territorio inteso come spazio da consumare, per procedere a una fase in cui la priorità diventi la programmazione del futuro in forma associata: l’unica possibilità per riacquisire un senso all’interno di una più vasto contesto, provinciale e regionale. Ciò significa che si pone l’esigenza di disegnare in termini amministrativi e civili un’area che, facendo perno sul capoluogo Avellino, si distenda come una sorta di architrave lungo la quale gli altri centri a contorno Ospedaletto, Summonte, Aiello, Cesinali, Contrada, Forino, Manocalzati, Montefredane possano concorrere ad armonizzare i rispettivi ruoli attraverso una pianificazione concertata” – dichiara il Coordinamento Territoriale “Avellino Hinterland” – Avellino hinterland, una città territorio con circa 85 mila abitanti, in questo modo avrebbe l’opportunità di proiettarsi a diventare un’area dal grande valore strategico in Campania e nel Mezzogiorno: la porta non soltanto simbolica alle zone interne del Sud, la soglia di luogo dove maturi la capacità di valorizzare le strutture esistenti e quindi fornire servizi innovativi alle attività economiche in Irpinia, in Campania e nel Meridione intero. Acquisire così una centralità strategica nella geografia economica, culturale e produttivaPer raggiungere questo scopo dovrà diventare un’unica aggregazione che, pur in una diversa organizzazione amministrativa, si doti di una regia che sappia individuare le domande dei bisogni di qualità della vita che emergono e quindi fornisca risposte sempre più adeguate: attrezzando gli spazi per le diverse funzioni senza inutili e dispendiose sovrapposizioni di aree commerciali e produttive, aree scolastiche, rete cinematica, spazi per lo sport e il tempo libero e altro ancoraVa allora costruito uno scenario di relazioni virtuose che si regga sui caposaldi dei servizi comuni: dalla realizzazione di un ampio asse di trasporto intermodale che colleghi i centri, alla elaborazione di un sistema di collaborazione proficua della Polizia urbana, dall’irrobustimenti dell’impianto dei servizi sociali alla razionalizzazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, dallo sviluppo delle centrali di produzione di energia da teleriscaldamento all’incentivazione delle comunità energeticheCondizione pregiudiziale è dotarsi di un’attenta e reale lettura della situazione attuale, innanzitutto partendo dalla perdita della popolazione residente nell’area urbana: circa 2.500 abitanti in meno negli ultimi 8-10 anniIl piano territoriale di coordinamento provinciale è lo strumento istituzionale che può e deve recepire istanze del genere”.