Avellino – Giovanni Moschella festeggia 10 anni di carriera

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Avellino – Giovedì 29 ottobre ore 16,00 presso la sala Penta della biblioteca provinciale di Avellino, Giovanni Moschella festeggerà dieci anni di carriera artistica. Dottore in Economia e Commercio, docente, giornalista pubblicista, vincitore di centinaia di premi letterari, le sue poesie sono state tradotte in inglese, russo, rumeno, portoghese ed inserite in antologie a sostegno didattico per le scuole. Della sua poetica si è interessata anche la poetessa Maria Luisa Spaziani, amica di Eugenio Montale.
Interverranno: Francesco Pionati – Segretario Nazionale di Alleanza di Centro per la Libertà, Salvatore Biazzo – Assessore alla cultura del comune di Avellino, Giuseppe Del Mastro – Assessore alla cultura della provincia di Avellino, Aldo Laurenzano – Sindaco di Atripalda, Vincenzo Morchella – Coordinatore Mpa di Atripalda, Giovanni Basso – Dirigente Liceo Scientifico Statale V. De Caprariis di Atripalda, Tina Piccolo – Ambasciatrice della poesia italiana nel mondo, Maria Rosaria Di Rienzo – Poetessa e scrittrice, Annamaria Schiano – Dirigente tecnico Miur, Eugenio Cuniato – Poeta e pittore, Presidente del Salotto Artistico- culturale “Tina Piccolo”, Paolino Marotta – Dirigente Istituto Tecnico per Geometri, Maria Rosaria D’Acierno – Docente Università di Napoli Parthenope, Sallustio Salvemini – Direttore di Attualità, Domenico Cannone – Presidente “Accademia Internazionale Partenopea Federico II”, Liana Guadagni – Critico letterario, Gianni Manuale – Presidente “Accademia Internazionale Vesuviana”, Pina Magro – Poetessa e pittrice, Armando Fusaro – Operatore e divulgatore culturale, Saverio Gatto – Presidente dell’associazione “ I Nuovi Angeli”. Parteciperanno: Sonia De Francesco – Cantante e poetessa, I Lazzari e Briganti, Rino Napolitano – Voce chitarra e maschera di Pulcinella, Luca Allocca – Voce e chitarra , Angelo Iannelli – Artista polivalente.
Le poesie saranno lette dall’attrice Susanna Puopolo. Modererà il giornalista Gustavo Rosenfeld – Docente di comunicazione presso l’Università di Siena. Così scrive della sua poetica un altro irpino doc, il professore Giuseppe Antonello Leone: “Giovanni Moschella vive la poesia come legge dell’anima; il cui messaggio è un atto d’amore per il Creato.Si sente spesso smarrito in una solitudine che lo innalza al misticismo. Moschella trova la via nelle ore buie in quella sacralità che è l’amore, amore inteso come gioia, come visione di un mondo ancora da creare. Giovanni Moschella avverte la giovinezza dei platani, l’inquietudine dell’acqua – diluvio – e non ha paura : ha con se le “monete-simbolo”, per un transito sicuro. Come tutti i poeti egli è sempre su un dirupo: di là esplora meglio i “segmenti” del cielo, la strada smarrita, il volo degli uccelli emigranti. La lanterna è accesa, ed egli l’usa di giorno e di notte: pensa alla neve, al candore della terra coperta dal velo di Dio. Credo che Giovanni Moschella sia “ammalato” di misticismo, perché la sua calce –bianco- ondeggia “soffice”, in un mondo inquietante. Nello spazio del suo “giardino” fragori di zoccoli; cavalli non alati corrono per la terra irpina a sollevare polvere di vita. I cuori che Giovanni Moschella, come poeta, tiene in vita sono cuori vibranti, ma anche cuori di cemento, il giorno di Moschella smuove paesaggi dove il campanile è assente, anche se si ode il suono delle campane”.

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