Avellino – Ds e Margherita: raggiunto il compromesso

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Avellino – E’ pace fatta tra Ds e Margherita. Oseremo dire è stato raggiunto il compromesso. Il ‘patto’ dalle mille limature e causa di una notte insonne, alla fine è stato ‘partorito’. Una mediazione che ha colto nel segno solo nella tarda mattinata e solo dopo un andirivieni continuo dal Quartier generale di via Tagliamento alla sede della Quercia, fatto di aggiustature dell’ultimo millesimo di secondo e ‘aggettivi’ che proprio non potevano essere digeriti dalla Margherita. Solo questioni di forma? Ma si sa, la politica è anche questo. E’ quanto accaduto per il centrosinistra in bilico che solo dopo ore, o meglio giorni di trattative, è riuscito nelle segrete stanze a ritrovare se stesso. Bisogna ora capire dietro le virgole quali sono i veri accordi, i compromessi raggiunti firmati in nome della tregua o pace armata.
Chiaramente non sarà l’arido documento a rivelarci la verità: alla base dell’intesa accordi verbali, la vera essenza della frattura registratasi in questi ‘lunghi’ giorni.
Per chi è riuscito a sbirciare, soprattutto ieri, dal buco della serratura, la squadra Galasso è apparsa, anche ‘defunta’. La telefonata tra Rosato e Micera, il campanello d’allarme. “E’ il caso che vieni perché ho l’impressione che si stia aprendo la crisi”. Porte che si aprono e chiudono, dalla stanza di Domenico Covotta a quella di Giuseppe De Mita. Arriva di corsa l”infortunato’ Micera: poi calma piatta. Esce Gerardo Adiglietti diretto dai ‘suoi’. Spuntano solo dopo un’ora Costantino Severino (Sdi), Generoso Bruno (Pdci), Nicola Micera (Udeur) con il foglio mediatore. Ma nessuno osa far vedere il contenuto: non è stato ancora firmato. Anzi Adiglietti non ha dato ancora il suo ‘beneplacito’. Che la notte dagli affilati coltelli poi fosse finita, lo si è intuito quando sornioni Galasso, Ambrosone e Rosato finalmente si concedono una boccata di ossigeno fuori dalla stanza dei veleni. Solo alle 14.00, la conferma ufficiale: il documento che dice sì, ma nasconde anche no e nì. Prossima verifica l’8 ottobre per l’approvazione in Giunta del Piano Urbanistico Comunale dopo il panettone di Natale, la data del 23 gennaio per la sua adozione. Poi, con la pax raggiunta, è tempo di stare uniti… in nome delle politiche. (di Teresa Lombardo)

IL DOCUMENTO CONTROFIRMATO (da Adiglietti, Rosato, Micera, Festa, Bruno, Severino, Galasso)

“Il documento presentato dai Democratici di Sinistra ha aperto un lungo ed articolato confronto tra i partiti che compongono la maggioranza di centrosinistra al Comune capoluogo. Al termine di questo articolato confronto i partiti dell’alleanza riconfermano la volontà di rafforzare la coalizione rivitalizzando il rapporto tra i vari livelli istituzionali di rappresentanza con l’obiettivo di dare nuova linfa all’azione politica e amministrativa della città recuperando quella tensione ideale che rimane valore fondante della vita politica. Ritengono che sia necessario recuperare sinergia e progettualità quelli condizioni imprescindibili che possano consentire alla maggioranza di avere la giusta determinazione nel momento in cui è chiamata ad affrontare questioni fondamentali per il futuro della città come il Piano Urbanistico Comunale che, terminata la fase di confronto, peraltro in itinere, con i Gruppi Consiliari e le Associazioni, verrà approvato dalla Giunta Comunale entro l’8 ottobre 2005 tanto anche per consentire il rispetto dei termini di adozione fissati entro il 23 gennaio 2006, la realizzazione della metropolitana leggera, il completamento della viabilità di servizio dell’Autostazione, la realizzazione dei project financing che riguardano la creazione di parcheggi, il Mercatone, il Mattatoio comunale, il futuro del Teatro Gesualdo, il Parco Urbano del Finestrelle, etc. Un futuro che si realizza con la partecipazione essenziale e centrale degli eletti e dei momenti decisionali propri. Recuperare questa sinergia e la progettualità preesistente rimane una condizione essenziale per la stessa vita dell’alleanza ed è una operazione che va realizzata valorizzando il progetto presentato agli elettori di una città che tutti insieme abbiamo pensato ‘Provincia’, cioè di un soggetto istituzionale capace di offrirsi al territorio con funzioni riqualificate e nuove, che ragiona e definisce il suo futuro in un contesto più ampio che è quello dell’area urbana e perciò stesso si candida alla guida di questi processi che la rendono corretta interprete dei bisogni e delle aspirazioni della collettività. Guardare al sociale della nostra comunità è altro imperativo categorico che ci può aiutare a recuperare un rapporto tra società civile e livelli istituzionali, in uno con una ritrovata capacità di ascolto e di aiuto di quei ceti che da una situazione economica così pesante vengono mortificati anche nel soddisfacimento di bisogni essenziali. Nel perseguire questi obiettivi si sono incontrate delle difficoltà, ma il loro raggiungimento rimane elemento caratterizzante della nostra alleanza. Condividere queste affermazioni alla vigilia di importantissimi momenti elettorali significa porsi in discussione, ed aprirsi ad un confronto severo per consentirci di superare qualunque difficoltà. Costruire ipotesi risolutive, maturate nelle sedi opportune, è non solo un esercizio democratico ma anche garanzia, per chi vi concorre, ad essere protagonisti nella fase di successiva realizzazione, Per raggiungere risultati così importanti è necessario riguardare alle funzioni e alle professionalità presenti nella macchina organizzativa, offrendo autonomia e strumenti a chi è chiamato a darne conto in termini di efficienza e di corretto e concreto raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione propone. Una centralità rinnovata e motivata, dalla conferenza dei Capi – Gruppo del Centrosinistra e delle riunioni di maggioranza rappresentano gli strumenti per favorire questi processi indispensabili per la vita dell’Amministrazione nell’esclusivo interesse della città”.

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