Avellino – Comune, Fiore (FI): “Città allo sbando”

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Avellino: “una città allo sbando”. Chiusa (almeno sembra) la parentesi crisi, la maggioranza di Piazza del Popolo torna al lavoro, concentrandosi sulle questioni di primaria importanza. La parola d’ordine, come sollecitato dal sindaco Galasso in occasione del congresso cittadino della Margherita, è ‘amministrare’. Appello che trova concorde anche l’opposizione di palazzo di città che, attraverso il segretario cittadino e consigliere comunale di Forza Italia, Edoardo Fiore, fa appello al senso di responsabilità del management cittadino. “La città – afferma Fiore – sta lentamente scivolando nel disordine e nell’arretramento civile. Ritengo che questa sia la peggiore amministrazione che Avellino abbia dovuto subire. È lo scotto che la città paga dopo i tentativi ‘riformisti’ di Di Nunno. Il centrosinistra ha dovuto ripristinare quello status quo ‘ristagnante’ che l’ex sindaco aveva cercato di modificare”. Sotto la lente di ingrandimento le questioni lavori pubblici, vivibilità, politica. “Si naviga a vista – continua l’esponente azzurro -. Manca una finalità progettuale. Non c’è coordinamento ma solo improvvisazione”. Corso Vittorio Emanuele. “L’Esecutivo Galasso ha avviato i lavori lasciando inalterata la vecchia impostazione programmatica. Il progetto rientrava nell’ampio piano pensato dall’amministrazione Di Nunno di dar vita ad una città giardino. Oggi non avrebbe più senso”. Tunnel a Piazza Libertà. “Vecchia idea svincolata dal disegno progettuale iniziale. Tuttavia, se è vero che contribuirà al miglioramento della viabilità, è pur vero che dal punto di vista della valutazione ambientale, avrà un impatto violento”. Fondovalle Fenestrelle. “Dovrebbe essere destinato a parco urbano – spiega Fiore – ma i lavori di contenimento dell’alveo del fiume sono tutt’altro che compatibili con l’idea iniziale”. Infine la situazione politica che, a sentire l’esponente di Forza Italia, sommata alla modesta attività amministrativa concorrerebbe all’inarrestabile declino della città. “Buona parte della maggioranza Galasso ha espresso nelle segrete stanze quanto più volte denunciato dall’opposizione. Anzi. Ha sollevato questioni ancora più serie (moralità, ndr) che suonano di una gravità estrema. Ma nessuno ha avuto il coraggio di andare fino in fondo –nello stile del centrosinistra-: di rimettere in discussione il mandato del sindaco Galasso e tornare al voto. Hanno raggiunto un accordo, ma in base a cosa? Quali sono i termini? Il documento sottoscritto dalla maggioranza non affronta, né risolve, i problemi sollevati”. In parole povere: “Avellino manca di dinamismo. Non riesce a mantenere il passo con le altre province della Campania (tra tutte Benevento e Salerno). Ora sarebbe il caso di pensare ad amministrare piuttosto che sprofondare in nuove querelle”. (di Marianna Morante)

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